L’economia dell’Umbria, Tesei a valanga: «I numeri ci danno ragione. Progetti trovati nei cassetti? Ma che dite? Così abbiamo invertito il trend»

SPOTLIGHT di MARCO BRUNACCI | Pil, occupazione, infrastrutture, aeroporto, sanità: la governatrice in Assemblea legislativa alza la voce e l’opposizione la accusa di far comizi. Ma la sfida è lanciata. E si aspetta che l’Istat certifichi il record nazionale di crescita della regione nel 2022. Ma oltre ai numeri servirà anche un po’ di sana politica per gestire le situazioni

di Marco Brunacci

PERUGIA – Donatella Tesei, con grinta. A tratti, perfino con furore. Sul Documento di economia e finanza che dichiara gli obiettivi e le strategie della Regione per i prossimi tre anni, i lettori di Umbria7 sanno tutto, con tutti i suoi 10 punti-chiave.

Ma meritano di essere sottolineati i toni acuti dell’intervento in Assemblea legislativa, quelli più appassionati, più duri con i critici, più gridati contro scettici e tiepidi. Attenti ai decibel. Tesei alza la voce per dire:
1.abbiamo un’Umbria oggi più forte, dopo che dal 2009 al 2019 il Pil dell’Umbria ha perso il 9%, in virtù delle politiche messe in campo dalla giunta regionale nonostante la straordinarietà degli eventi.
2.quali politiche? Tre capitoli, semplici ma che qui sono una novità assoluta:
a. abbiamo messo l’impresa al centro
b.abbiamo posto il pubblico, a partire dalle società partecipate regionali, al servizio di chi vuole impegnarsi per l’Umbria, per creare ricchezza e lavoro
c.abbiamo messo in campo una quantità di risorse per il sostegno alle famiglie come non era mai successo prima.
3.sento dire che abbiamo trovato progetti già pronti nei cassetti. Di cosa si parla? Per anni nessuno si è accorto che il mondo andava avanti e che l’Umbria restava ferma, nessuno si è accorto che l’alta velocità ferroviaria correva lungo i confini dell’Umbria, che le infrastrutture erano superate, che l’aeroporto era pronto per portare i libri in tribunale se non si rifinanziava e non si dava una mission credibile. E abbiamo anche messo 28,5 milioni sul trasporto pubblico, come mai era successo per mantenere universale il servizio. Altro che chiacchiere.
4.sanità, ci stiamo lavorando – dice Tesei in parte ammettendo un ritardo, ma gridando il resto. In  tutta Italia la sanità è il problema dei problemi, il Covid ha terremotato le strutture, i Pronto soccorso sono presi d’assalto dappertutto, gli ospedali e le strutture stanno reggendo un urto elevatissimo. Lavoriamo per uscire da una situazione eccezionale.
5.sul Pnrr c’è chi faceva sorrisi quando abbiamo iniziato a intercettare risorse. Siamo arrivati a 1,7 miliardo, tanto per la piccola Umbria, lo dice Bankitalia che afferma che abbiamo il 25% in più rispetto alla media nazionale. Il problema è mettere a terra i progetti? Sì, certo, il problema è anche che la Regione può fare la sua parte, ma il resto devono farlo, insieme con noi, i Comuni e le società pubbliche titolari dei progetti.
6.abbiamo di fronte sfide nazionali, complicatissime: l’inflazione, la crisi energetica, la stretta monetaria. Sono battaglie nazionali, alle quali non ci sottraiamo, ma per la parte nostra.
7.abbiamo invece anche sfide locali: il trend demografico impressionante; gli 80 mila umbri che sono sulla soglia della povertà; i tanti giovani che si formano e poi decidono di lasciare la regione. Qui siamo impegnati in politiche di intervento e vogliamo fare squadra per invertire la rotta. Una sfida complessa, ma decisiva.
Fin qui Tesei, accusata di aver fatto un comizio dall’opposizione, ma di sicuro con un vigore e un tono raramente usato in Assemblea legislativa.
Il regalo di Natale per l’Umbria economica potrebbe essere quello dell’Istat che deve certificare il Pil, se confermerà le previsioni di Svimez e Prometeia: per i due istituti l’Umbria sarà la regione che cresce più di tutte e prima delle altre recupera i livelli pre Covid.
E sarebbe il numero che manca a quelli citati dalla governatrice e che con i quali lei vuol chiudere il discorso. Anche se, oltre ai numeri – che sono buoni, come si conferma dopo aver sentito le obiezioni, in fondo marginali pur se proposte con grande verve, dell’opposizione  – servirà sempre un po’ di sana politica per gestire al meglio le situazioni.

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