Di Arianna Sorrentino
PERUGIA – Si festeggia per la riuscita di Perugia & friends, il programma di feste di quartiere del Comune di Perugia promosso con l’obiettivo di rivitalizzare le aree intorno al centro storico, nell’ambito del più ampio progetto di Perugia Open District. Nel frattempo si lavora all’organizzazione di altri eventi contenitore, con musica, intrattenimento per i bambini, tavole rotonde, momenti convivali e sport: tutto questo per continuare ad animare il capoluogo umbro che ha bisogno di vivere momenti di aggregazione.
Il momento per tirare le somme è stato con la cena a fine anno a Numero Zero, un ristorante locale che ricerca la freschezza e la qualità dai piccoli produttori del territorio, ma soprattutto un luogo di incontro in cui «la diversità non crea imbarazzo» e dove «inclusione e valorizzazione di queste diversità sono centrali anche nella scelta di cibi e bevande». Al momento di festa hanno partecipato i quartieri protagonisti di Perugia & friends, che durante l’estate hanno visto le loro piazze ripopolarsi. «Siamo contenti – ha commentato Gabriele Giottoli, assessore comunale alla partecipazione attiva e sviluppo economico – perché la risposta è stata ultra positiva. L’idea iniziale è stata di stimolare l’aggregazione, la vita associata e far sì che le persone si incontrassero. Il risultato è stato raggiunto e altri quartieri ci chiedono di estendere l’esperienza». Detto fatto: «Nell’edizione del 2022 i quartieri interessati sono stati sei. A questi vorrei aggiungere quelli di Monteluce, Montebello e anche Fontivegge con l’area della Verbanella». Ancora una novità: «Perugia si aprirà a tutte le comunità straniere con arte, cultura e enogastronomia – continua Giottoli – il primo evento di Perugia & friends potrebbe essere proprio questo. E la mia idea è farlo partire dai Giardini del Frontone».
Ma non si sta ragionando solo su Perugia città compatta: l’assessorato al marketing territoriale dà uno sguardo anche alle aree rurali e tutti coloro che operano come proloco, società sportive e centri socio – culturali. «A mio avviso una cosa importante è la valorizzazione dei territori e della filiera agroalimentare con eventi specifici – conclude Giottoli – Ci sarà un incontro a breve per decidere insieme come affrontare il 2023 con nuove iniziative».
