UMBERTIDE (Perugia) – «C’è da fare»: così il Movimento 5 Stelle e il suo candidato sindaco Giampaolo Conti si presentano all’appuntamento con gli elettori il 14 e 15 maggio.
Conti, classe 1963 di professione quadro dirigenziale in forza all’ufficio legale di Umbria Mobilità, molto attivo nel panorama associazionistico cittadino, è stato presentato presso il comitato elettorale pentastellato di via Garibaldi nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato, oltre al candidato, il coordinatore umbro di M5S e consigliere regionale Thomas De Luca e la coordinatrice provinciale del movimento, l’ex parlamentare Tiziana Ciprini.
Ad aprire la conferenza è stato De Luca che si è complimentato con Conti per il lavoro svolto in questi ani all’opposizione: «Siamo arrivati alla terza competizione elettorale qui a Umbertide. Nei cinque anni in consiglio Giampaolo ha portato avanti un lavoro eccellente, facendo da stimolo anche a me in regione per quelli che sono i temi della sanità, su cui ci siamo mossi in maniera coordinata».
Il coordinatore regionale del Movimento ha quindi ricordato i motivi per cui è arrivata la rottura con il centro sinistra: «Noi ragioniamo come una comunità organica, dove la solidarietà e la capacità di costruire insieme sono principi fondamentali – ha detto – Nel confronto portato avanti qui a Umbertide qualcosa si è interrotto. Era stato chiesto un percorso condiviso a livello regionale, sulla possibilità di condividere non solo contenuti ma anche interpreti e garanti. Questa apertura non c’è stata e in maniera molto serena abbiamo avviato un percorso diverso».
Da De Luca ha quindi parlato della situazione post terremoto e ha reso noto che M5S è pronto a fare la sua parte: «Credo che da parte della regione serva un atteggiamento totalmente diverso per la gestione del terremoto. Ad appelli per certi versi folkloristici, non sono seguite azioni concrete da parte di chi ha una filiera di governo che parte dal comune e arriva fino al governo nazionale. Su questo tema diamo la nostra massima disponibilità per riuscire a spingere quanto più possibile. Penso che Giampaolo sia la persona giusta a riuscire nell’impresa di mettere al centro dell’azione politica l’interesse dei cittadini di Umbertide. Siamo qui proprio a testimoniare che Conti è dentro una comunità molto attiva, come il nostro gruppo umbertidese, che lavora in maniera organica, a differenza di chi, a livello di governo, non riesce a dialogare con la propria coalizione».

La coordinatrice provinciale Tiziana Ciprini ha ricordato l’impegno decennale del Movimento 5 Stelle a Umbertide e ha aggiunto: «Ci presentiamo per vincere. Vogliamo amministrare questo comune con sindaco il nostro Giampaolo. E’ molto conosciuto nel territorio, è un professionista stimato ed è un punto di riferimento per il Movimento di cui è un valido attivista. E’ una persona che ha lavorato per aprirsi a una coralità con le altre forze di opposizione ma alla fine andiamo da soli e ben accompagnati per fare tante cose».
Al candidato sindaco Giampaolo Conti il compito di elencare i punti cardine su cui si baserà la campagna elettorale penstastellata: sanità, ambiente, cultura, sociale, impegno post terremoto e Sportello Europa.
La difesa dell’ospedale e dei servizi sanitari prima di tutto: «Il nostro – ha affermato Conti – non è solo un impegno per difendere in maniera campanilistica una struttura ma per ribadire che la sanità deve essere pubblica. La salute è un diritto costituzionale che deve essere garantito a tutti i cittadini e ciò viene messo repentaglio dalla privatizzazione selvaggia messa in atto dalla Regione. Arrabbiarsi per questo deve essere il compito di un sindaco, facendo valere le richieste degli umbertidesi e far funzionare nell’ambito della sanità pubblica l’ospedale. Su ciò non faremo un passo indietro».
Il candidato del Movimento 5 Stelle ha quindi posto l’attenzione sulla cultura e le politiche sociali: «In cinque anni ho chiesto progetti e prospettive. Ho visto solo progetti tirati fuori dal passato e non ho visto nessun progetto in cultura. Le occasioni culturali servono per lo sviluppo, per la crescita e sono un investimento per le nuove generazioni. L’unica politica sociale che siamo riusciti a fare come consiglio comunale è stato riformare il regolamento delle graduatorie per le case popolari. Gli altri sono stati interventi paternalistici fatti per chiudere un’emergenza, misure di necessità e urgenza».
Terzo aspetto su cui Conti si è soffermato è quello delle fonti energetiche alternative: «Una delle nostre fisse è quella legata alle comunità energetiche. Abbiamo come fiore all’occhiello gli edifici pubblici e nessuno ha un pannello solare sul tetto che potrebbe dare il via alla costituzione di nuove comunità energetiche a beneficio di tutti i cittadini e della produzione. Ho provato per ben quattro volte, tre volte da solo e una volta insieme alle altre opposizioni, a proporle. Solo alla fine nel corso della crisi energetiche il consiglio ha approvato un timido ordine del giorno che le prevede in futuro. Tutto faremo, diremo. Come per esempio con la scuola del Niccone, partita sei anni fa con il commissario e ancora siamo al grezzo».
Nel programma di M5S è presente anche la ricostruzione post sisma: «Il terremoto –ha detto Conti – l’ho vissuto in prima persona. Ero davanti alla stazione di Montecorona per lavoro quando è crollata. Questo sisma ha bisogno di risposte immediate perché ha colpito i beni e quindi verrà presto dimenticato. Dietro i tempi che si stanno allungando non ci sono solo le persone che hanno trovato una sistemazione ma ci sono soprattutto quelle che ancora non ce l’hanno. Queste persone hanno bisogno di assistenza immediata. Bisogna trovare, se non ci sono, soldi e volontà».
Come ha tenuto a specificare il candidato di M5S «ci siamo stati anche noi a Pierantonio insieme alla nostra deputata Emma Pavanelli per vedere com’ere la situazione, ma lo abbiamo fatto in sordina senza tante fanfare. C’è stato raccontato che un terremoto sotto il quinto grado della scala Richter non poteva essere assistito immediatamente con uno stato di emergenza. Questa è una bufala perché c’è una norma ben precisa che ha abrogato quella legge e che è stata utilizzata per altri terremoti. La risposta è intervenire perché stanno finendo le forze della protezione civile che è allo stremo, così come quelle persone che dormono dentro la palestra che vengono accuditi ogni giorno con amore dai volontari».
Per l’uomo del Movimento, inoltre, quello che serve è un ufficio speciale che possa reperire fondi dall’Unione europea: «L’accesso alle risorse dirette presuppone avere contatti diretti con le istituzioni europee. Dobbiamo essere consci che questi fondi non sono irraggiungibili. Abbiamo la forza e la competenza per farlo. A Umbertide per portare avanti progetti ed eventi culturali basta una pochissima parte dei 43 miliardi messi a disposizione dell’Europa».
Conti e la sua squadra sono convinti di farcela: «Da primi o da secondi andremo al ballottaggio. Vogliamo offrire una risposta ai cittadini e ai loro problemi. Non ci vergogniamo a rimboccarci le maniche. Siamo pronti a recepire le richieste di tutti gli umbertidesi».


