di Alessandro Minestrini
UMBERTIDE (PERUGIA) – «Voglio rinnovare gratitudine per quello che è stato fatto. Bravi a tutti i volontari e alle autorità. Ci tenevo a essere qui non solo per vicinanza presidente Meloni ma quella del governo che nelle prossime ore procederà a dichiarare lo stato di emergenza nazionale per dodici mesi ed erogherà un finanziamento per 3,7 milioni di euro», queste le parole del ministro alla Protezione civile, Nello Musumeci, in visita in Alta Umbria nelle zone colpite dal sisma lo scorso 9 marzo.
Il ministro ha poi parlato dell’utilizzo dei fondi legati alle attività assistenziale, esprimendo l’intenzione di velocizzare le operazioni per rimuovere la condizione di precarietà di chi non ha più una casa e non può continuare a vivere in una palestra.
Grande commozione durante l’incontro con i bambini a cui il ministro ha espresso sincera vicinanza; «Occorre porre fine a questa situazione di promiscuità e dobbiamo mettere in atto una procedura urgente per far sì che ci siano a breve tempo delle strutture dotate di tutti i confort in grado di ospitare famiglie, bambini e ragazzi».
La giornata umbra del ministro Musumeci è iniziata a Perugia. Insieme al capodipartimento della protezione civile Fabrizio Curcio, Musumeci è stato accordo a palazzo Donini dalla presidente Tesei, dal prefetto Armando Gradone, dall’assessore alla protezione civile Enrico Melasecche, dal sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco e dal senatore Franco Zaffini.
Arrivato nei luoghi del sisma, il ministro in prima battuta ha effettuato un sopralluogo nel centro di Pierantonio insieme al sindaco di Umbertide Luca Carizia, al sindaco di Perugia Andrea Romizi, alla vicesindaco umbertidese Annalisa Mierla.
Qui Musumeci ha potuto vedere i danni lasciati dal sisma all’esterno della locale scuola media, risalente agli anni ’20 e ristrutturata nel 2008. Il ministro si è quindi soffermato a controllare, ai limiti della mini zona rossa nel centro del paese, i danni al campanile della chiesa di San Paterniano, diventato una dei simboli del sisma.
Il titolare del dicastero della Prociv si è quindi recato nella locale scuola dell’infanzia dove ha parlato con la dirigente Silvia Reali. Musumeci ha quindi toccato con mano i lavori di adeguamento alla struttura. Sono infatti in dirittura di arrivo gli interventi di sistemazione della scuola, che da mercoledì prossimo (subito dopo le vacanze di Pasqua) vedrà arrivare i bambini delle cinque sezioni delle elementari del paese, al momento ospitati a Umbertide presso la “Garibaldi”. All’esterno della materna il ministro è stato avvicinato da una giovane madre che ha perso la propria casa dopo il sisma alla quale Musumeci ha ribadito l’impegno del governo centrale, della regione e del comune di trovare al più presto una soluzione ai problemi dei terremotati.
Il ministro ha voluto quindi visitare la palestra di Pierantonio, dove sono ancora ospitate 40 persone. Il ministro ha parlato con molti di loro rassicurandoli sull’impegno dell’esecutivo di fare presto. Simpatico è stato il momento quando Musumeci ha incontrato alcuni bambini, domandando loro che lavoro volevano fare da grandi. C’è chi ha risposto dottoressa, chi la maestra e chi il calciatore.
Dopo la visita al centro di accoglienza, il ministro si è quindi trasferito nella parte perugina del cratere, nella frazione di Sant’Orfeto, dove ha effettuato un sopralluogo all’esterno di un palazzo fortemente danneggiato dalle scosse.
La visita si è conclusa presso la sede del gruppo comunale di protezione civile dove Musumeci insieme alle altre autorità ha tenuto una conferenza stampa per aggiornare i presenti sulla situazione e sulle misure che palazzo Chigi sta per adottare per far fronte all’emergenza.
«La delibera è sopra il tavolo del consiglio dei ministri – ha detto il ministro – Ci riuniremo tra poche ore e la dichiarazione dello stato di emergenza sarà presa in esame».
Nel corso dell’incontro coi giornalisti il sindaco Luca Carizia ha ringraziato il ministro per la vicinanza mostrata: «Siamo felici – ha affermato il primo cittadino – che il ministro abbia toccato con mano quello che successo il 9 marzo. Insieme alla regione abbiamo fatto partire immediatamente la macchina. A mezzanotte erano già pronti tre centri di accoglienza. Nei giorni successivi abbiamo fatto ricominciare le lezioni trovando una sistemazione momentanea alla scuola media e alla scuola elementare». Carizia ha ringraziato nuovamente la regione, le dirigenze scolastiche del territorio, la struttura comunale, i volontari protezione civile, della croce rossa, i vigili del fuoco e le forze dell’ordine che non hanno mai ceduto un millimetro nel corso dell’emergenza.
La presidente Tesei ha ricordato come «la Regione ha stanziato immediatamente 53mila euro per gli interventi immediati e 100mila euro per la sistemazione delle aule per la nuova scuola elementare. Il fascicolo per la richiesta dell’emergenza lo abbiamo inviato in tempi record e voglio ringraziare il ministro Musumeci e il capodipartimento Curcio per la continua interlocuzione che abbiamo avuto con loro».
La governatrice si è quindi soffermata sul lavoro dell’esecutivo nazionale: «Il fascicolo sulla dichiarazione dello stato di emergenza – ha proseguito Tesei – è sul tavolo del consiglio dei ministri. Ci sono al momento 800 sfollati. All’approvazione dello stato di emergenza ci saranno provvedimenti immediati come il contributo per l’autonoma sistemazione, aiuti a famiglie e alle imprese danneggiate dal sisma. Ci sono persone fuori dalle loro case con mutui accesi. A noi spetta il compito di sostenerli e di accompagnarli verso la normalità con alloggi adeguati in attesa ricostruzione».
Proprio sulla ricostruzione la presidente ha promesso che ci saranno «tempi veloci perché già presente una struttura e un commissario a dedicati. Questo ci permetterà di guadagnare tempo e risorse».
Riprendendo la parola, il ministro Musumeci ha ricordato che è stato fatto «un buon lavoro e c’è stata una grande collaborazione tra istituzioni. Stiamo facendo un gioco di squadra perfetto. Ho visto persone piangere per il timore di aver perso il frutto di una vita di sacrifici. Dobbiamo sostenere questi padri di famiglia e dare una loro una speranza e certezza. C’è stata una efficienza perfetta da parte dei comuni coinvolti nel sisma. Ciò significa essere vicini a esigenze cittadini nelle vulnerabilità. Gratitudine grandissima voglio esprimerla nei confronti della protezione civile per il grande lavoro svolto».
Musumeci ha concluso ricordando l’impegno del governo Meloni nella prevenzione partendo dalla formazione dei cittadini: «Dobbiamo evitare che in futuro si ricada nella stessa situazione. Questa si chiama prevenzione. I terremoti, le alluvioni e le frane tornano sempre. Per questo dobbiamo attrezzarci. Servono cittadini informati che possano essere soggetti attivi per la gestione delle emergenze».
La visita del ministro si è conclusa con un pranzo offerto del gruppo umbertidese di protezione civile. Poi il viaggio verso Roma, direzione palazzo Chigi. Oggi pomeriggio si decide sul futuro di luoghi che rischiano di sparire.










