Un’artista ternana alla mostra di piazza Navona

Irene Veschi tra gli artisti dell’evento romano ‘L’Arte nell’Uovo di Pasqua

MARIA LUCE SCHILLACI

TERNI – Dopo una pausa di tre anni ritorna quest’anno l’evento ‘L’arte nell’uovo di Pasqua’, iniziativa benefica a cura di Sergio Valente.

Gino alla sua sedicesima edizione, l’evento si svolge nella prestigiosa e antica location di piazza Navona, presso lo Stadio di Domiziano, a Roma.

Anche quest’anno l’artista ternana Irene Veschi fa parte degli artisti che ogni anno donano la loro opera in beneficenza, quest’anno il ricavato sarà devoluto

a favore di Life Inside Onlus.

La madrina della serata è stata Eleonora Daniele.

Irene Veschi espone  un’opera in plexiglas e lastre radiografiche, più precisamente una scultura composta da più di 3.000 pezzi composti a mosaico su una superficie di policarbonato.

La scultura realizzata è a forma d’uovo, come richiede l’evento. L’opera è  alta 37 centimetri.

La mostra è aperta al pubblico fino al 12 aprile.

SCHEDA TECNICA

Titolo: “frammenti”

Tecnica: plexiglass e lastre radiografiche mediche dipinte su policarbonato.

Dimensioni : h 37 cm, ø _20 cm.

DESCRIZIONE

Attraverso l’opera “Frammenti” l’artista Irene Veschi indaga il concetto di Io invitando il fruitore a compiere un vero e proprio percorso catartico alla ricerca del Sé.

La forma dell’Uovo, la cui simbologia risale alle cosmologie orifiche, diviene funzionale per amplificare il senso della sua ricerca estetica. L’artista lavora su lastre mediche, un materiale extra-artistico capace di creare immediati e potenti collegamenti estetici con i concetti di anima, invisibile, imperscrutabile e impermanente, dando vita ad una serie di opere che indagano l’animo umano. L’immagine radiografica viene lavorata come fosse un ritratto interiore dell’uomo, la base solida da cui partire per indagare gli infiniti mondi interiori che convivono in un corpo.

L’opera si compone di più di 2500 frammenti di plexiglass e lastre radiografiche mediche su base in policarbonato che danno vita a un un puzzle fatto di tante piccole tessere che divengono simbolo delle infinite esperienze e sensazioni che plasmano l’animo umano. Anima e corpo, materiale ed etereo, stasi e pathos sono le forze generatrici di quest’opera; forze bipolari, positive e negative si scontrano, si respingono e si attraggono generando un vortice di sensazioni capace di trascinarci in una dimensione altra.

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