D.E.O. ex macchina: all’Itet Capitini di Perugia va in scena Antonio Cornacchione

Sul palco lo spettacolo promosso dall’istituto e da Confcommercio Umbria che riporta in auge un modello di impresa ancora oggi attuale

R.P.

PERUGIA – “D.E.O. ex macchina – Olivetti… un’occasione scippata” è il titolo dello spettacolo in scena all’auditorium Capitini di Perugia giovedì 20 aprile alle 21 e venerdì 21 aprile alle 10 in replica per gli studenti delle classi quarte e quinte degli indirizzi economici (Afm, Sia, Rim e Turismo) dell’Itet Capitini. Lo spettacolo promosso dallo stesso istituto e da Confcommercio Umbria, con il patrocinato dal Comune di Perugia, vedrà protagonista Antonio Cornacchione.

L’attore, comico e cabarettista porta in scena la storia della divisione elettronica Olivetti (DEO) riproponendo con leggerezza e ironia la storia di un gruppo di eroici ricercatori che, guidati dall’ingegnere informatico di origini cinesi, Mario Tchou, hanno portato l’elettronica italiana a competere nel mondo. «La storia Olivetti raccontata da un ex dipendente. Con le scelte scellerate della politica del tempo», queste le parole del protagonista – in collegamento video durante la conferenza stampa – che con le dovute libertà narrative e con leggerezza accompagna il pubblico nelle sue memorie da ragioniere. «Ci ho lavorato per dieci anni e mi sono sempre chiesto come mai una realtà solida e innovativa come la Olivetti avesse fatto questa fine: ecco, lo spettacolo cerca di dare una risposta a questo interrogativo».

“Deo ex macchina” riporta in auge un modello di impresa ancora oggi attuale e per l’importanza didattica e divulgativa che presenta sarà proposto in un doppio appuntamento all’auditorium “Aldo Capitini”. «Una storia per me affascinante e significativa, raccontata in modo magistrale dall’artista – dichiara il dirigente scolastico Silvio Improta – Affascinante perché ogni innovazione di grande portata ci fa capire che è possibile immaginare il futuro, purché si abbia il coraggio delle idee e la forza dell’impegno; interessante perché per comprendere il mondo di oggi è bene conoscere quanto accaduto in passato. Quanto al tema, l’elettronica e l’informatica, oggi così pervasive per tutti noi, sono nel dna dell’Istituto Aldo Capitini fin dai tempi del corso per “ragionieri programmatori”».

Alla presentazione dell’evento, che ha ricevuto il patrocinio del Comune di Perugia, era presente anche l’assessore alla Cultura Leonardo Varasano che ha sottolineato l’importanza di tale appuntamento: «Lo riteniamo significativo per la città perché tratta un pezzo importante della storia del nostro Paese, con uno spaccato della vicenda umana di Olivetti ma anche della politica e dell’imprenditoria del tempo. Il nostro patrocinio è un riconoscimento fattuale alla scelta dell’istituto Capitini di coinvolgere gli studenti: la scuola per non fallire deve trovare modalità anche innovative per interessare e appassionare i giovani, oltre il libro e oltre la cattedra».

Protagonista dell’evento anche la mitica Olivetti P101, subito riconosciuta da Cornacchione che ha ricordato come in gergo fosse chiamata “Perottina” in onore del suo inventore, l’ingegner Giorgio Perotto all’epoca nel gruppo di ricercatori della Olivetti. Il primo pc italiano, nato nel 1965, accompagnerà l’attore sul palco durante lo spettacolo. Grazie al quale, si rinnova la collaborazione tra l’Itet e Confcommercio Umbria: «Facendo seguito ad un accordo di collaborazione siglato l’anno scorso – spiega Roberto Palazzetti, referente settore Ict e componente della giunta di Confcommercio Umbria – abbiamo supportato l’Istituto Capitini per la realizzazione di questo spettacolo sia direttamente, sia attraverso il coinvolgimento di imprese associate del settore information tecnology. Un enorme grazie dunque alle aziende Agricolus e Team Dev, Confini, Micra, Nexus, Osmosit, StepWise, Tinia, che grazie al loro contributo hanno reso possibile questa rappresentazione. La loro adesione, come quella di Confcommercio Umbria, è prima di tutto adesione al messaggio trasmesso da questo spettacolo, che crediamo sia molto importante far arrivare agli studenti. Nella mente di tutti il luogo simbolo dell’innovazione è la Silicon Valley, invece abbiamo esempi di assoluta eccellenza in Italia, ignorati dai più, come quello rappresentato da Adriano Olivetti. L’idea forte che ne dobbiamo ricavare è che innovazione non è semplicemente tecnologia – come spesso siamo portati a pensare – ma è prima di tutto mettere al centro la persona, i valori, il saper fare squadra».

Uno spettacolo che veicola una “lezione” diversa agli studenti. «Offre loro un messaggio motivazionale, di incoraggiamento, di speranza – aggiunge Roberto Palazzetti – Portare innovazione è alla loro portata, se si mettono insieme competenze, organizzazione aziendale, valori, passione. Le imprese Ict ormai da tempo hanno serie difficoltà a trovare figure professionali da inserire: dobbiamo chiederci che messaggio lanciamo ai giovani su come interpretare il lavoro che li attende, per renderlo attrattivo. Le aziende devono essere luoghi stimolanti per i giovani e se puntiamo tutto solo sulle performance, saremo perdenti rispetto alle macchine: sono i valori, le idee e la cultura – di cui la scuola è luogo fondamentale di trasmissione – che ci consentiranno di guardare avanti e aprire prospettive brillanti e possibilità senza limiti ai nostri studenti, facendone una ricchezza per la nostra Umbria e evitando la fuga dei nostri migliori cervelli».

INFORMAZIONI UTILI

“D.E.O. ex macchina – Olivetti… un’occasione scippata” di e con Antonio Cornacchione, collaborazione ai testi Massimo Cirri, scenografia e video mapping Alessandro Nidi, aiuto scenografie Giulia Cornacchione, regia Giampiero Solari, produzione Amicor Sas con il patrocinio di associazione Archivio storico Olivetti, Olivetti spa, Csc – Archivio nazionale cinema impresa

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