Redazione Terni
TERNI – Un derby tutto casalingo per il Campitello. E questa volta il calcio non c’entra niente. La guerra civile è tutta legata alla politica. Con la grande polisportiva di Borgo Rivo che esplode. Il presidente Cristiano Castellani prende le parti del candidato a sindaco Bandecchi, il consigliere Alessio Cicioni non ci sta e si dimette.
Castellani ha indossato la maglia senza troppi giri di parole. Nei giorni scorsi ha scritto ai genitori dei giovani atleti: «Il 9 maggio il presidente Bandecchi verrà a farci visita, per esporre le proprie idee in vista delle prossime elezioni comunali. Vista la collaborazione che la società Ternana e la polisportiva Campitello hanno, e l’attenzione e l’impegno che il presidente Bandecchi fornisce, invito tutti i genitori a partecipare. Personalmente gradirei molto di vedere una grande partecipazione e sono sicuro, dato la fiducia che ogni anno mi confermate, sarete in tanti». Castellani non nasconde la sua passione politica e la intesta a tutta la polisportiva: «Leggendo i vari programmi, per le prossime elezioni, la presidenza ha deciso che sosterrà la candidatura di Bandecchi. La visione e il programma in ambito sportivo, è l’unico che aiuta a risolvere le tante problematiche in essere. In questi anni di difficoltà c’è stata una mancanza assoluta di attenzione verso le associazioni, dove i vostri figli giocano, si divertono e crescono in un ambiente sano, per quanto riguarda politiche sociali di tari, gas, luce e acqua, società controllate dalla persona che ora si candida a sindaco». Ancora Castellani scrive espressamente di una candidata delle liste di Bandecchi. Ma Alessio Cicioni, il figlio del mitico presidente Mario, non ci sta. A sua volta prende carta e penna: «In merito all’iniziativa di Castellani che ha inteso schierare la Polisportiva Campitello a favore di un candidato alle prossime elezioni comunali (con tanto di messaggi inviati su tutti i gruppi dei genitori) vorrei dire quanto segue:
si tratta di un’iniziativa non discussa né concordata nel direttivo che a questo punto è del tutto inutile che si riunisca. È un’iniziativa che viola lo statuto della Polisportiva che si dichiara apolitica e apartitica. Soprattutto è un’iniziativa sbagliata che genererà e sta generando contraccolpi contro la Polisportiva stessa. Ovviamente non mi riferisco alla scelta del candidato in sè (in democrazia ciascuno è libero di sostenere chi vuole), ma le amministrazioni passano e la Polisportiva rimane, quindi bisogna avere buoni rapporti istituzionali con tutti».
Cicioni riferisce di una telefonata infuriata dall’assessore allo Sport Elena Proietti.
Cicioni annuncia le dimissioni dal direttivo.
Saluti a parte, la partita della polemica interna sembra appena iniziata. Chissà se la Polisportiva recupererà la neutralità almeno ai tempi supplementari.


