Rischio alluvioni, buone notizie per gli umbri. Perugia e Terni hanno consumato poco suolo negli ultimi 15 anni

Nella classifica delle province italiane sono agli ultimi posti. Non sarà segno di elevata vitalità economica, ma certamente di attenzione al territorio

M.BRUN.

PERUGIA – Buone notizie da Perugia e Terni: sono decisamente in linea con i parametri green per quanto attiene al consumo del suolo. Sono due delle province italiane che hanno di meno utilizzato e cementificato territorio (Perugia al 79esimo posto, Terni all’84).

Nella Giornata dell’ambiente si scopre (report pubblicato dal Sole 24 ore) che l’Italia nel periodo che va dal 2006 a oggi – i 15 anni presi in considerazione – ha cementificato una zona pari all’intera area di Roma. Con picchi al Nord (Monza in testa alla classifica), ma anche intorno alle grandi città del centrosud.
Questi dati hanno un risvolto importante in materia di clima e quindi rispetto alle alluvioni che hanno colpito in questo ultimo periodo, seminando distruzione, alcune zone dell’Emilia Romagna.
Sono finiti sotto accusa certi lavori che hanno costretto alcuni fiumi e ruscelli in letti più angusti e con argini cementificati.
Ma è indubbio anche che lo stravolgimento di aree geografiche con la costruzione di insediamenti urbani senza il sufficiente rispetto per la natura, provoca squilibri che si pagano.
Qui, negli ultimi periodi, l’impegno degli amministratori nei vari Piani regolatori comunali e relative modifiche ha sempre seguito il criterio del minor consumo di suolo. Una scelta green da apprezzare anche per la sicurezza di tutti.

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