AR. SOR.
PERUGIA – Cerimonia di riconoscimento di merito voluta dai partner del progetto “La sicurezza è sacra!” per ringraziare il professor Massimo Arzilli, ideatore del monumento recentemente installato presso l’Inail di Perugia e per molti anni docente dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci”. La suggestiva location dell’Accademia con i suoi gessi e dipinti ospitati presso il MusA ha fatto da cornice al momento celebrativo.
Il progetto di prevenzione “La sicurezza è sacra!” – frutto di una positiva sinergia tra Inail Umbria, Anmil Umbria, Cesf Perugia, ITTS “A. Volta” di Perugia, Spaccia Moreno Srl, Fornaci Briziarelli Marsciano, Officine Meccaniche Galletti e Spaccia Paolo Maestro di pietra – ha inteso nei mesi scorsi sensibilizzare e formare gli studenti dell’ITTS “A. Volta” di Perugia sul valore della prevenzione nei luoghi di lavoro e, attraverso l’opera artistica di Massimo Arzilli, promuovere il tema del valore e della sacralità della sicurezza tra i lavoratori e i datori di lavoro che accedono alla struttura Inail e verso la cittadinanza tutta.
All’iniziativa di ieri, oltre ai rappresentanti dei soggetti partner del progetto, è intervenuto l’assessore alla sicurezza, protezione civile, personale e viabilità del Comune di Perugia Luca Merli e il professore di Storia dell’arte e critico d’arte Emidio De Albentiis. In occasione della consegna della targa, è stato tracciato il profilo artistico del professor Arzilli e ne è emersa tutta la sua poliedricità artistica e il genius loci, infatti pur avendo lavorato in tre continenti del globo è sempre rimasto fortemente radicato al territorio e alla cultura perugina durante tutto il percorso evolutivo della sua personalissima ricerca ed espressione. Il professor Massimo Arzilli, visibilmente commosso, ha tenuto a ringraziare tutti per il riconoscimento alla sua figura artistica e per l’affetto sincero ricevuto.
Il monumento “La sicurezza è sacra” è stato inaugurato lo scorso 18 aprile a Perugia.
ECCO DI COSA SI TRATTA:
Installazione a carattere permanente realizzata con materiali da costruzione comuni (ferro, laterizio, pietra e marmo) che si fondono in una sorta di cantiere perenne per la realizzazione di un corpo di fabbrica compatto, simile a un piccolo antico borgo umbro. Il cantiere sostiene e protegge bene coloro che operano all’interno: San Giuseppe, al centro, detentore del saper fare e consapevole della sacralità della persona e della vita, e quattro divinità collocate sopra le colonne che tengono strumenti di lavoro, orientate in modo da coprire tutto l’arco visivo, intendendo garantire la sicurezza a 360°. Posizionati sulle colonne esterne all’area metallica, metafora dell’impalcatura, altri numi che essendo privi di protezione non possono che rimanere fuori ad osservare.




