L’Arena Curi come il Titanic, troppe criticità: il progetto si ferma e rischia il naufragio

La mega idea del nuovo stadio sta per essere messa definitivamente da parte dal Comune

PERUGIA – Tante, troppe criticità. Sia dal punto di vista tecnico che da quello finanziario. E il progetto del nuovo stadio “Renato Curi” oltre ad arenarsi potrebbe anche essere messo da parte a breve, come già era stato anticipato nella mattinata e nel pomeriggio di mercoledì da Umbria 7.  Tutti i dubbi sulla ipotetica realizzazione del progetto “Arena Curi”, sono stati messi sul tavolo nel pomeriggio del 5 luglio nel corso di una conferenza che si è svolta nella sala consiglio di palazzo dei Priori.

La proposta per il nuovo stadio prevede una partnership tra il privato (rappresentato da Arena Curi Srl) e il pubblico (ovvero il Comune di Perugia). Il progetto consiste in un impianto con capienza di 18mila posti, un’area commerciale, un hotel e superfici destinate ad uffici, il tutto per una spesa di circa 70 milioni di euro di cui 11 che dovrebbero provenire dalla casse del Comune.

All’incontro dove si è fatta piena luce sulle intenzioni dell’amministrazione comunale hanno preso parte il sindaco Andrea Romizi, l’assessore allo sport Clara Pastorelli, il segretario e direttore generale del Comune di Perugia Francesca Vichi, il dirigente responsabile degli impianti sportivi Paolo Felici, il vicesegretario comunale Laura Cesarini, il responsabile del settore bilancio Stefano Baldoni e il funzionario Giacomo Capone.

In apertura, l’assessore Pastorelli ha spiegato che la conferenza stampa è stata convocata per garantire la «massima trasparenza, è un metodo attuato dall’amministrazione comunale per ogni progettualità concernente lo stadio Renato Curi. Questo di oggi è un incontro, doveroso alla luce della proposta per la realizzazione di un nuovo impianto presentata agli uffici comunali dalla società Arena Curi srl».

Per la complessità del progetto, ha proseguito l’assessore, il Comune di Perugia ha messo in campo «tutte le energie, coinvolgendo diverse unita operative dell’ente onde potere valutare compiutamente e con dovizia di particolari tutte le implicazioni connesse all’opera, anche a seguito di interlocuzione col soggetto proponente». Quello messo in atto, ha aggiunto Pastorelli, è stato «un lungo e dettagliato lavoro proseguito per mesi che, a seguito del completamento della conferenza di servizi, ha portato ad alcune risultanze che ora saranno oggetto di specifica valutazione e successiva delibera riguardante la dichiarazione o meno del pubblico interesse da parte della giunta».

Pastorelli ha rimarcato che il tema dello stadio Curi, compresa l’ipotesi di un nuovo impianto, è prevista all’interno delle linee programmatiche di mandato del sindaco: «E’ questa la ragione per cui finora ogni ipotesi è stata attentamente vagliata come era doveroso fare».

Ad illustrare l’iter della proposta e le risultanze tecniche della conferenza di servizi sono stati il dirigente dell’area impianti sportivi Paolo Felici e, per gli aspetti prettamente economici, il dirigente dei servizi finanziari, Stefano Baldoni. In conferenza di servizi, cui hanno partecipato diverse unità operative del Comune ma anche prefettura, questura, vigili del fuoco, uffici regionali, Auri, Arpa, Usl Umbria 1, sono emerse «alcune criticità concernenti diversi aspetti tecnici e finanziari».

L’assessore Pastorelli ed il sindaco Andrea Romizi, a seguito dell’illustrazione dei dirigenti, hanno riferito che la giunta nei prossimi giorni provvederà ad analizzare «tutte le risultanze con conseguente determinazione in ordine alla dichiarazione o meno del pubblico interesse dell’opera».

A essere chiarito è stato il fatto che, qualora si decidesse di abbandonare il progetto, l’amministrazione comunale poterà avanti l’iter, già avviato con la ristrutturazione della curva nord, relativo alla riqualificazione dell’impianto esistente con interventi previsti per la gradinata e la curva sud. Interventi, come è bene ricordare, già contenuti nel piano triennale delle opere pubbliche e temporaneamente interrotti solo al fine di poter completare l’analisi del progetto di “Arena Curi”.

L’interesse primario dell’amministrazione Romizi, ha voluto evidenziare Pastorelli  è quello di «garantire la sicurezza e la piena fruibilità dello stadio».

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