Ucraina, 502 giorni dall’inizio della guerra e l’emergenza umanitaria cresce. L’Umbria cosa fa?

Adriano Roccucci, coordinatore aiuti all’Ucraina della Comunità di Sant’Egidio all’Unistra: «Questa è l’occasione per continuare a manifestare la solidarietà generosa in modo concreto al popolo ucraino»

DI ARIANNA SORRENTINO

PERUGIA – Sono 502 i giorni che sono trascorsi da quel 24 febbraio 2022, da quando la Russia ha invaso l’Ucraina. L’emergenza umanitaria continua ad espandersi, e a darne conto nella mattina di lunedì 10 luglio è stato Adriano Roccucci, il coordinatore degli aiuti all’Ucraina della Comunità di Sant’Egidio accolto dall’Università per Stranieri di Perugia, promotore dell’iniziativa. Un incontro sostenuto da Anci Umbria e dalla Camera di Commercio dell’Umbria che ha voluto mettere a fuoco il volto umano della guerra e le sue conseguenze umanitarie.

In Ucraina si calcolano 5milioni e 100mila sfollati che sono rimasti nel Paese, persone che hanno perso la casa, il lavoro, le relazioni e che spesso si solo ricollocate in altre città ucraine, bisognosi di una vicinanza solidale per affrontare tutte le difficoltà. «Sant’Egidio ha fatto un impegno di sostegno umanitario, grazie ad una presenza che inizia in Ucraina nel 1991 – spiega Roccucci alla stampa – in questi 502 giorni abbiamo mandato 100 carichi di aiuti umanitari, per un valore stimato di 20milioni di euro. Sono 200mila le persone in Ucraina che hanno usufruito del sostegno alimentare di Sant’Egidio e 2milioni hanno potuto godere di medicinali e aiuti sanitari». Di aiuti ce n’è sempre bisogno in una situazione di emergenza simile e non ci si può arrestare. L’Umbria che risposta ha dato? «In Umbria c’è stata un’accoglienza di istituzioni, comunità, società e famiglie, che è stata importante – ha concluso Roccucci – Teniamo conto che le persone fuggite al conflitto sono circa 8milioni e che ora si trovano fuori dal Paese. Credo che ci sono state tante realtà che hanno mandato degli aiuti, oggi non è l’occasione per dire che abbiamo già fatto tanto e quindi che a questo punto basta, ma è l’occasione per continuare a manifestare questa solidarietà generosa che nasce dall’empatia del nostro popolo rispetto a un altro popolo che è vittima. Per manifestare questa solidarietà in modo concreto continuando a essere vicini al popolo dell’Ucraina». Secondo la prefettura – presente il prefetto Armando Gradone all’incontro – sono stati ospitati circa 6mila cittadini ucraini in Umbria.

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