Arriva il no del Comune sul nuovo “Curi”: «Non possiamo permetterci di spendere 18 milioni»

La giunta Romizi non dichiara il pubblico interesse sull’opera e di fatto mette fine al progetto

PERUGIA – Rispettando qualsiasi previsione, il progetto del nuovo stadio “Renato Curi” è naufragato. Con una delibera approvata nel pomeriggio del 10 luglio la giunta comunale ha deciso di non procedere alla dichiarazione di pubblica utilità sul mega progetto di costruzione della nuova casa del calcio perugino che era stato presentato da “Arena Curi Srl”.

Palazzo dei Priori, facendo diventare realtà tutte le perplessità suo nuovo stadio messe nero su bianco lo scorso 5 luglio, ha preso atto delle molteplici criticità di ordine tecnico e finanziario.

Questi sono i motivi che hanno spinto il governo Romizi a dire “no” all’opera. In primo luogo c’è la  non sostenibilità economico-finanziaria dell’opera sia in fase realizzativa che gestionale. Senza dimenticare l’ingente contributo richiesto al Comune di Perugia pari a circa 18 milioni di euro (su un totale di 70) con conseguente rischio di ingessatura e tenuta del bilancio comunale.

A pesare è stato anche l’impatto viabilistico ed ambientale, considerato  peggiorativo da palazzo dei Priori rispetto all’esistente. Per non parlare della riduzione della capienza (in particolare della curva nord) di 33% circa e la mancanza di un’alternativa progettuale rispetto alla completa demolizione dell’impianto, che costringerebbe i tifosi del Grifo a trasferirsi per almeno due anni in un altro stadio con annesso rischio legato all’aumento dei tempi di realizzazione del progetto. Ed ancora rischi idraulici, compromissione della vocazione sportiva e ricreativa dell’area, la riduzione della funzione sportiva dello stadio “Curi”.

Il Comune, però, non resterà con le mani in mano e annuncia una serie di interventi migliorativi per lo stadio: «Come da programma – spiega l’amministrazione perugina – riprenderanno i lavori, già previsti nel piano triennale delle opere pubbliche, che verranno implementati e riguarderanno per stralci funzionali la riqualificazione della curva sud e, successivamente, della gradinata e della tribuna. A ciò si aggiunge l’intervento sull’impianto di illuminazione».

Ciaone Arvedi, welcome Viperetta

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