La neve a Castelluccio ripresa il 12 novembre dalla webcam di Umbria Meteo
La neve a Castelluccio ripresa il 12 novembre dalla webcam di Umbria Meteo

Castelluccio di Norcia del futuro? Avrà un teatro all’aperto e un centro storico tutto nuovo

L’idea di progetto della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli di Solomeo per la rinascita dell’antico borgo sconvolto dal terremoto

DI ARIANNA SORRENTINO

PERUGIA – Come sarà Castelluccio del futuro? «Sicura come non è lo mai stata prima», ne hanno parlato così l’imprenditore Brunello Cucinelli, la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei e il commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli durante la presentazione del progetto di ricostruzione e riqualificazione a palazzo Donini.

L’obiettivo è quello di far rinascere l’antico borgo: da una parte l’impegno della Regione Umbria in collaborazione con l’Università degli studi di Perugia – presente anche il rettore dell’Unipg Maurizio Oliviero – dall’altra l’idea di Cucinelli che del progetto ideato dalla sua Fondazione di famiglia ne aveva già parlato alla Triennale di Milano lo scorso 27 giugno. In tutto si parla di 68milioni di euro di finanziamento pubblico, con procedure di gara già effettuate. Qui si innesca l’idea di progetto di Cucinelli, risultato di una lunga ricerca condotta sui documenti a stampa e su quelli di archivio, ma anche su indagini dirette eseguite durante i sopralluoghi, che hanno avuto inizio nel 2017 e si sono ripetute fino alla completa demolizione dei ruderi superstiti da parte dei vigili del fuoco.

Nel progetto Cucinelli sono primari gli aspetti del restauro, della statica antisismica e del risparmio energetico, seguiti dall’adeguamento degli impianti e dall’inserimento di nuove infrastrutture e di nuove funzioni, dalla riqualificazione paesaggistica alla realizzazione di opere simbolo e di cultura. Il progetto consta di 28 tavole totali tra planimetrie, prospetti, dettagli, prospettive. «L’obiettivo è che la vita torni a Castelluccio in punta di piedi, per essere poi duratura e vera – spiega Cucinelli – Una vita nutrita dall’agricoltura, dal commercio e dal turismo, armonizzati secondo una dimensione naturale. In altre parole, un borgo a misura di uomo».

IL TEATRO ALL’APERTO:

Così si legge nel volume dell’idea di progetto Cucinelli: «Un teatro all’aperto come luogo simbolico della cultura: non troppo grande armoniosamente proporzionato al Borgo. Oltre la Chiesa, procedendo verso Est, dove terminano gli edifici, inizia il pendìo che scende rapidamente verso valle, e questo punto, in vista del monte Vettore, è stato scelto per la collocazione del Teatro, ispirato alla forma dei teatri classici ma realizzato secondo le tecniche costruttive in pietra degli altri edifici del Borgo. La cavea guarda verso monte Vettore e la scena si staglia su quel panorama straordinario».

CENTRO STORICO:

«Durante i lavori di messa in sicurezza e liberazione dalle macerie, i vigili del fuoco e gli altri operatori hanno constatato che una grande quantità di case era stata costruita su fondazioni inclinate secondo la pendenza del terreno. Tale situazione, incompatibile con una zona ad alto rischio sismico, ha portato da parte degli attori competenti, alla demolizione di quegli edifici che erano almeno parzialmente rimasti in piedi, motivo per cui oggi quasi l’intero abitato è scomparso. A tale proposito, come fattore semplificativo degli aspetti sismici, nel progetto diversi edifici sono stati ribassati di due o di un piano, mantenendo intatto il carattere delle fasce edificate, che formano l’immagine di Castelluccio. In genere sono stati rispettati i magisteri storici, ipotizzando tuttavia una soluzione ultima ragguagliata alle contemporanee norme di risparmio energetico. Il progetto prevede di ricostruire quasi tutti gli edifici perché si immagina il ritorno all’utilizzo originale come abitazione. Tuttavia ciò non vale sempre, perché si è inteso valorizzare alcuni pochi spazi lasciati liberi dai crolli per la realizzazione di piazzette e piccoli e larghi e per una migliore armonia e funzionalità del borgo. In altri edifici trovano posto esercizi pubblici per il soggiorno, per il ristoro e per le attività sportive come quella diffusa del volo del Deltaplano. Poiché il progetto, riguardando l’intero Borgo, è un progetto di idee, si è creduto utile indicare a scopo esemplificativo alcuni indirizzi formali e distributivi, e per questo si è scelto un edificio alla biforcazione tra via del Deltaplano e via degli Sciatori, tra quelli completamente distrutti, di particolare interesse per i materiali e i magisteri con i quali era costruito».

assemblea dei sindaci luglio 2023

Protocolli d’intesa e ricostruzione post-sisma: a Norcia l’assemblea dei sindaci

Vaccini antinfluenzali per gli over 65, l’Umbria sul gradino più alto