R.P.
UMBERTIDE (Perugia) – Un altro passo in avanti per ricostruire la dinamica dei fatti che hanno portato alla morte di Alexandre Mennesson. Verrebbe, infatti, confermata la causa del decesso del 33enne, cittadino francese con passaporto italiano residente a Umbertide, a seguito di una violenta rapina nelle strade di Medellin.
Alex, il drammatico messaggio su Instagram dalla Colombia: «È stato vittima del “paseo millonario”»
A fornire nuovi indizi sulla vicenda sono alcuni media colombiani. Varie testate della nazione latinoamericana hanno riportato la notizia che nel fine settimana tra il 22 e il 23 luglio, a Medellin si sono verificati cinque omicidi.
In quattro casi, vengono rese note le generalità delle persone uccise. Solo per uno non si conosce l’identità della vittima, ma vengono dati alcuni particolari che riconducono ad Alexandre. Stando a quanto pubblicato, un uomo di età compresa tra i 35 e i 40 anni è stato trovato agonizzante dalla polizia, gravemente ferito e con numerose coltellate sul corpo, nei pressi dell’inizio del “Tunel de Oriente”, una galleria di circa 8 km che collega l’abitato di Medellin con il locale aeroporto. L’ignoto è stato quindi condotto con urgenza presso il reparto di medicina generale del locale ospedale dove è spirato poche ore dopo a causa dei colpi subiti.
La persona, inoltre, è stata rinvenuta dagli agenti all’esterno di un taxi abbandonato, elemento che confermerebbe quindi l’agguato ordito nei confronti di Alex con la tecnica del “paseo millonario”. Inoltre, gli agenti nel momento del ritrovamento, non hanno potuto provvedere all’identificazione del soggetto, poiché privo di qualsiasi tipo di documento, asportato dai malviventi insieme al denaro che il giovane aveva con sé. Da qui la necessità da parte degli inquirenti colombiani di ottenere al più presto dalle autorità francesi e italiane le impronte digitali del 33enne, in modo da poter effettuare il riconoscimento ufficiale della salma, che al momento si trova presso l’obitorio dell’ospedale di Medellin in attesa di essere sottoposto ad autopsia.
Tutto sembrerebbe tornare. I tasselli messi in ordine in questi giorni, potrebbero quindi confermare la violenta rapina ordita ai danni di Alexandre come causa della sua morte.
Nell’attesa che da Francia e Italia vengano inviati nel Paese sudamericano tutti gli elementi richiesti, a Umbertide continuano gli attestati di vicinanza nei confronti della mamma Irene (nata e cresciuta a Umbertide, trasferitasi a Cannes per motivi di lavoro in gioventù), al padre Pascal e al fratello Thomas che stanno facendo di tutto per arrivare alla verità.


