Redazione Terni
TERNI – Poco più di un anno fa l’abbattimento di 36 pini in via Borsi. Un taglio tra mille polemiche: le associazioni ambientaliste chiesero l’intervento della Procura, che non arrivò.
Neanche il tempo di mettere a tacere le motoseghe che in compenso iniziò il dibattito su come risistemare una delle vie fino a quel momento più verdi di Terni. La via delle villette della Terni bene degli anni ’60 e ’70.
La giunta Latini, non scarsa ad annunci, promise che l’avrebbe fatta più bella di prima. C’era chi voleva il boulevard alla francese, chi il giardino all’italiana, chi l’arredo urbano firmato. Ad un anno di distanza la visione è desolante e dei sogni non c’è traccia. Il sole cocente di queste settimane fa rimpiangere a piene lacrime gli alberi ad alto fusto che davano ombra.
In compenso è cresciuta la vegetazione nelle aiuole che una volta ospitavano i pini marittimi: l’effetto giungla è evidente. L’asfalto dei marciapiedi è tutto un rattoppo, così come quello della sede stradale.
Le cornici in travertino sono spesso sbeccate se non frantumate.
Le auto parcheggiate in entrambi i sensi di marcia almeno coprono un po’ le magagne.
E ora c’è chi teme che alla pineta Centurini – dove è in corso un analogo taglio di alberi – finisca allo stesso modo







