TERNI – Consiglio comunale e lavori di sabato, tra aumenti di costi e tempi contratti: a palazzo Spada le opposizioni vanno alla guerra.
Come già rilevato da Umbria7, infatti, il calendario delle sedute del consiglio comunale e delle commissioni ha acceso il dibattito, con i gruppi consiliari di Fdi, Terni per Masselli, Forza Italia, Pd, Innovare Terni e Cinque Stelle che hanno inviato una lettera alla presidente dell’assemblea Sara Francescangeli. «Nell’apprezzare lo spirito della proposta – scrivono i consiglieri -, che risponde peraltro ad un’esigenza di programmazione più volte rappresentata, non possiamo tuttavia non riscontrare alcune anomalie che indichiamo con spirito costruttivo in vista di un comune obiettivo qual è quello della ottimizzazione dei lavori dell’assemblea. Dobbiamo innanzitutto constatare come la proposta sia stata elaborata a prescindere da qualsivoglia concertazione sia in sede di ufficio di presidenza che, men che mai, di conferenza dei capigruppo (di norma una volta al mese): concertazione espressamente prevista da norme statutarie e regolamentari che assolvono appunto alla funzione di garantire la condivisione preventiva dei calendari».
Ma non solo, i gruppi di opposizione insistono proprio sulla prossima convocazione: «Dobbiamo inoltre segnalare le criticità annesse alla convocazione delle commissioni competenti per le materie inserite all’odg dell’assemblea. Si tratta delle criticità insorte per la convocazione delle commissioni afferenti la seduta in programma per lunedì prossimo 28 agosto: convocazione prevista per la giornata di sabato 26/8, con la conseguenza quindi a) di determinare un aggravio di costi annesso al lavoro straordinario degli uffici in giornata prefestiva; b) di contrarre i tempi dell’esame preventivo degli atti, precludendo ad esempio la possibilità di richiedere approfondimenti, documentazione aggiuntiva o simili da parte dei commissari (ipotesi che non può essere certamente esclusa o preclusa in partenza)». E poi l’ultima stoccata sugli orari: «Vogliamo infine rimettere alla sua valutazione una questione ulteriore, legata agli orari di svolgimento delle sedute consiliari: orari che, nelle convocazioni così come sinora trasmesse dalla Presidenza, riportano il solo inizio delle sedute stesse. Per quanto, certamente, non sia previsto da alcuna norma che debba essere indicato anche un orario di conclusione, resta il fatto che questa indeterminatezza crea non pochi problemi a quanti, tra i consiglieri, debbano esibire al proprio datore di lavoro un giustificativo dettagliato delle ore di assenza (esigenza proprio per venire incontro alla quale, nelle precedenti consiliature, era stata appunto introdotta, per prassi consolidata ormai pluriennale, una formulazione oraria di inizio e di fine dei lavori)».


