Entro marzo 2026 Gubbio avrà una nuova piazza Quaranta Martiri, pronti a partire lavori da 5 milioni

Il progetto di riqualificazione dell’area nel dettaglio

R.P.

GUBBIO (Perugia) – Piazza Quaranta Martiri verso nuova vita. Dopo Piazza Grande l’amministrazione comunale, mette mano su un altro luogo strategico della città grazie all’acquisizione di un finanziamento pari a 5 milioni di euro derivanti dal Pnrr.

Stanno per partire i lavori di riqualificazione della porta d’accesso cittadina, piazza Quaranta Martiri. A illustrare dettagli, tempistiche e percorsi di avvicinamento all’operazione sono stati, questa mattina in una partecipata conferenza stampa, il sindaco di Gubbio Filippo Stirati e la vicesindaco e assessore all’urbanistica Alessia Tasso.

Come ha spiegato il sindaco Stirati «la riqualificazione di piazza Quaranta Martiri è frutto di un percorso serio e condiviso, programmato dalla nostra amministrazione e poi finanziato grazie alla non scontata acquisizione di questo importante finanziamento derivante dal Pnrr. Si tratta di un progetto inquadrato più ampiamente in una visione della città che comprende la riqualificazione di piazza Grande e degli Arconi, il museo degli Antichi Umbri, il Puc2 di San Pietro, tutta l’operazione di efficientamento energetico e antisismico che stiamo portando avanti nelle scuole e molte altre opere pubbliche che stanno partendo. La riqualificazione della piazza di accesso alla città è parte dunque di una più ampia operazione che non vuole certo fare stravolgimenti, ma migliorare, riconvertire, restaurare, abbattere barriere».

Massima è stata la condivisione con numerosi attori: «La piazza – ha aggiunto il primo cittadino – ha bisogno di sapere dove si può camminare, nonché di utilizzare al meglio certi spazi e non lo diciamo certo noi, ma una lunga serie di architetti e studiosi, membri dell’Associazione nazionale dei centri storico-artistici cui abbiamo affidato uno studio. Insieme a loro e attraverso tutta una serie di incontri partecipati con residenti e commercianti illustreremo nelle prossime settimane ai cittadini modalità di intervento e percorso di esecuzione dei lavori, tenendo conto sin dall’inizio degli appuntamenti importanti della città che coinvolgono proprio la piazza: fiera del tartufo, Natale e Festa dei Ceri».

Stirati ha ribadito che i lavori «non andranno a incidere né a inficiare la rilettura complessiva della piazza, i giardini non sono in discussione, non ci saranno fulmini a ciel sereno: siamo dentro alla coerenza di ciò che è stato largamente annunciato».

A illustrare più nel dettaglio il progetto, le tempistiche e l’esecuzione dello stesso è stata il vicesindaco Tasso, sottolineando anzitutto «come non sia scontata, specie in questo Paese, l’acquisizione e la messa a terra di questo finanziamento nel pieno rispetto dei tempi, senza proroghe. Per questo ringrazio sin da subito l’ufficio urbanistica che ha lavorato per far sì che nei primissimi giorni dell’autunno potessimo partire».

Lavorare su piazza Quaranta Martiri, ha continuato Tasso, vuol dire «non solo lavorare alla porta principale della città, carica di storia e di significati, ma anche interfacciarsi con molti e diversi soggetti, motivo per cui vogliamo procedere con momenti partecipativi assolutamente trasparenti».

Al vicesindaco il compito di spiegare nel dettaglio il progetto: «Piazza Quaranta Martiri ha un’estensione vastissima, è più grande di piazza San Pietro a Roma, e ci dà perciò la possibilità di intervenire in due momenti separati, anche in considerazione del fatto che 5 milioni di euro sono tantissimi ma non sono sufficienti per poter riqualificare tutta l’area».

 Per la parte Est, ovvero quella della zona della rotatoria, era necessaria – ha proseguito il vicesindaco – una «riflessione ampia che poteva produrre anche sviluppi successivi, mentre nella parte di fronte alle Logge e per quanto concerne i giardini c’è una presenza importante e storicizzata, quella appunto delle due aree verdi, che verrà mantenuta, e lavori che sono urgenti. Partiremo perciò da qui, con la ripavimentazione in pietra totale, scendendo da via della Repubblica fino allo spazio antistante il monumento e il parcheggio a pagamento, passando poi di fronte alle Logge, ai giardini piccoli e costeggiando l’ ex ospedale, per poi tornare al monumento. Tutta questa parte verrà ripavimentata in pietra e verranno eseguiti interventi importanti anche sui sottoservizi, per i quali è stato già fatto un lavoro di rilievo del sottosuolo».

Sarà poi la volta degli interventi sulle due aree verdi della piazza: «Verranno conservati gli alberi, naturalmente – ha spiegato Tasso – e aggiungeremo qualità a questi spazi attraverso arredo urbano e illuminazione. La facoltà di agraria dell’Università degli Studi di Perugia ci ha aiutato per questa parte del progetto, che prevede anche un intervento di ripavimentazione, per cui al breccino verrà aggiunto un legante in resina in modo da renderlo più compatto e stabile. La delimitazione dei giardini verrà fatta attraverso una caditoia che seguirà l’ellissi delle aree verdi, e servirà sia a raccogliere acqua sia a fungere da margine all’area verde».

Quanto a iter e tempistiche, il parere positivo della Sovrintendenza è già arrivato, dopodiché il progetto è andato a gara e entro la fine di settembre verrà firmato il contratto. L’impresa esecutrice è locale, la ditta Calzoni di Perugia, che l’amministrazione ha già incontrato nei giorni scorsi. I lavori si protrarranno per 18 mesi, e la fine degli stessi, da bando Pnrr, è prevista per il  30 marzo 2026.

Già in fase di gara, ha reso noto Tasso, è stato stabilito di procedere attraverso consegne parziali delle varie aree. La prossima settimana sarà condivisa con l’impresa la programmazione dettagliata, così da poter decidere e definire tutti gli appuntamenti e gli incontri partecipati per autunno, inverno e primavera prossima: «Per la prima volta è stato introdotto un ufficio interdisciplinare composto da polizia municipale, trasporto pubblico locale, ufficio turismo e ufficio cultura, per poter, volta per volta, socializzare e comunicare le novità e l’avanzamento dell’operazione. La posa, nei giardini grandi, di un’opera in maiolica di Leo Grilli, commissionata dalla famiglia di Pasquale Colaiacovo, rappresenterà una sorta di “posa della prima pietra” che segnerà l’inizio di una nuova storia».

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