«Lo spaccio di droga nel Perugino è nelle mani dei gruppi criminali stranieri»

Emerge dalla relazione del procuratore Raffaele Cantone. Tra gli assuntori di sostanze stupefacenti aumentano le persone in età avanzata

R.P.

PERUGIA – Lo smercio di droga della provincia di Perugia è appannaggio praticamente esclusivo di spacciatori stranieri. E’ quanto emerge dalla relazione firmata dal procuratore Raffaele Cantone e trasmessa alla procura generale presso la Corte d’appello per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2024. Il documento è stato pubblicato nel sito della procura perugina.   

Come evidenzia il procuratore, il monopolio dello spaccio di droga nel territorio di competenza della procura della Repubblica di Perugia  è «nelle mani di gruppi criminali stranieri». Riguardo allo smercio di stupefacenti, il procuratore parla di «fenomeno purtroppo molto esteso nell’intera regione e che vede fra i fruitori degli stessi non solo giovani ma spesso anche persone di età avanzata, professionalmente e socialmente appartenenti alle classi abbienti».

La stragrande maggioranza dei soggetti imputati di spaccio, si legge ancora nella relazione, sono stranieri – e collegati essi stessi «a reti criminali quasi sempre dirette da soggetti di medesima provenienza geografica, che appaiono, grazie anche ad indagini più approfondite, molto strutturati sul piano organizzativo ed aventi quali modelli di riferimento le cosche tradizionali mafiose nazionali».

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