La chiusura del canale di Galleto e la situazione delle acque di Piediluco

La nota del Segretario del Circolo Pd Sandro Piccinini

TERNI- «Siamo venuti  a conoscenza, attraverso un’ordinanza del comune, che Enel Green Power dovrà intervenire in tempi brevi per sistemare alcuni danni verificatesi in seguito alla chiusura del canale di Galleto ed alla conseguente apertura a flusso continuo di acqua della Cascata. La stessa società, secondo quanto riportato dalla stampa, sarebbe già disposta ad intervenire. La chiusura del canale di Galleto ha, tuttavia, comportato anche la conseguente chiusura del canale Medio- Nera. Tale decisione, ovviamente legittima, non è stata, però, concertata o condivisa con alcuno: nemmeno gli organi di informazione hanno riportato quanto avveniva. La situazione che si è creata ci spinge ad alcuni interrogativi.

Cosa sarà successo alle acque del lago di Piediluco, già in condizioni precarie in quel periodo? Dopo la riapertura del Medio-Nera cosa è successo? 

Sarebbe inoltre opportuno conoscere se in corso d’opera siano stati  e effettuati  i monitoraggi per conoscere se vi siano sta ulteriori danni all’ambiente lacustre o alle già fragili sponde del centro abituato. Come circolo PD di Piediluco crediamo che se tutto questo non è avvenuto sarebbe un vero peccato, perché sullo stato di salute delle acque siamo rimasti fermi a circa 20 anni fa, al cosiddetto “decreto Ronchi”. 

Inoltre ci domandiamo: da quanto tempo non viene e effettuato un rilievo batimetrico? La funzionalità idraulica delle forme di drenaggio nelle zone paludose è in condizioni normali o presenta problemi? 

Ricordiamo infatti che il lago di Piediluco è stato inserito nei si SIC, 2PS, 2SC nel 2000. Da 23 anni però le notizie ed i fatti concreti che dovevano arrivare dalle istituzioni e dai loro uffici, soprattutto regionali, non sono mai arrivati. Ad essere malpensanti  si potrebbe pensare, forse, che ciò accade perché il nostro lago è situato nell’Umbria del sud e non ha mai avuto le stesse attenzioni e risorse che invece sono arrivate nei laghi dell’Umbria del nord? In tal senso, ad aprile 2022, il gruppo regionale del PD ha presentato all’attuale amministrazione regionale un’interrogazione sui vari aspetti  sopracitati. A tutt’oggi ci risulta che, l’atto in oggetto non è mai stato portato in discussione in sede consiliare. Probabilmente alla regione non interessa. Chiediamo la costituzione di un gruppo interistituzionale tecnico per la verifica delle condizioni di salute del lago di Piediluco. È passato troppo tempo, un periodo troppo lungo ed insostenibile. 

Altra domande che ci poniamo sono a chi competono e chi è che deve finanziare i monitoraggi? Lo stato, la regione, chi gestisce l’impianto o, forse, tutti quanti? In attesa di risposte riteniamo che intanto sarebbe opportuno riproporre una nuova convenzione tra la stessa Enel Green Power e le amministrazioni provinciali e comunali ternane. L’attuale risulta infatti scaduta, oramai, nel 2010.

Attraverso questa convenzione si potrebbero stanziare ulteriori risorse per il territorio, come fu fatto dal compianto onorevole Enrico Micheli negli anni 2000, al di fuori dei canoni idrici. Questi  soldi, anche per lo sfruttamento territoriale in corso, dovrebbero essere destinati esclusivamente a Piediluco, Marmore, Papigno, Collestatte e Torre Orsina.

Il Circolo PD di Piediluco chiede risposte positive in tempi brevi e certi. La nostra priorità assoluta è la salute del Lago di Piediluco, affinché si possa dare un impulso ad un nuovo sviluppo sostenibile.

Del resto, se così non fosse, qual è il senso del Sito Natura 2000?

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