di Egle Priolo
PERUGIA – L’aeroporto San Francesco di Assisi ha imbarcato oggi il passeggero numero 500mila, raggiungendo l’obiettivo del piano industriale con oltre un anno d’anticipo. Un passaggio fondamentale per lo sviluppo economico e turistico dell’Umbria, con la Regione targata Tesei che da sempre punta alla crescita dell’infrastruttura come volano per tutto il territorio.
Eppure questo risultato, insieme all’ultimo rapporto di Aci Europe che fa salire il San Francesco al secondo posto tra gli aeroporti medio-piccoli d’Italia per incremento di passeggeri, non soddisfa Riccardo Corridore, come vicesindaco di Terni e soprattutto candidato alla presidenza della Regione per Alternativa popolare alle prossime elezioni. Appena pubblicata l’intervista che Umbria7 questa mattina ha fatto alla presidente Tesei, Corridore ha imbracciato il suo smartphone e ha replicato. All’inizio parlando di ospedale, ma era chiaramente l’emozione, poi ragionando su quanto sia sbagliato parlare di incrementi «se parti da zero». «Se io apro il più grande bar della città, che magari ha un incremento del 5, l’anno prossimo avrò un incremento del 1000 per cento. Grazie! Non avevo clienti». Un ragionamento di pancia, certamente corretto nelle intenzioni, che fa sicura presa, ma che dimentica di sottolineare – per puro dovere di cronaca – che la presidente Tesei ha solo citato nell’intervista un dato che non viene dagli uffici di palazzo Donini che Corridore ha il sacrosanto diritto di sognare di conquistare, ma dall’Airports Council International, «associazione senza fini di lucro di operatori aeroportuali civili costituita nel 1991 con sede a Montreal, Canada, e che a oggi rappresenta 575 membri operanti in 179 Paesi». Fonte Wikipedia, per amor di definizioni super partes. Come la classifica di Aci Europe, che rende conto degli incrementi ogni trimestre, non dalla posa della prima pietra a Sant’Egidio.
Ed è sempre Wikipedia – citata non per pigrizia ma per evitare dubbi di dati faziosi – che ricorda come da gennaio a settembre 2023, a meno di tre mesi dalla fine del suo anno dei record, il San Francesco abbia scalato la classifica degli aeroporti italiani raggiungendo il 26esimo posto, dopo essere partito da quel limbo limaccioso in cui prima navigava, in posizioni ben over 30. Corridore richiama anche l’aeroporto di Ronchi dei Legionari, confondendosi magari sui dati (visto che si parla di uno scalo da quasi 700mila passeggeri), buttando lì il nome come se parlasse di Poggiodomo e dei suoi 92 residenti e dimenticando invece come si tratti dell’aeroporto del Friuli, il nord est che viaggia e fattura.
Corridore spiega poi con garbo di non voler essere polemico per forza, si lancia con entusiasmo nel progetto di una programmazione turistica che, invece, sarebbe mancata, ma anche nel proporre una differenziazione tra «turisti e visitatori» ancora sconosciuta nelle categorie del turismo, purtroppo inusitatamente fermo – secondo gli esperti – ad arrivi, presenze e permanenze.
Ma soprattutto Corridore non dimentica le invettive contro la Perugia isolata, difficilmente raggiungibile anche per la «mancata integrazione con l’Alta velocità». Qui non è chiaro se parli il candidato presidente di tutti gli umbri o il vicesindaco di Terni, ma l’attacco per la conquista di palazzo Donini è bello che iniziato. E in un delizioso gioco delle parti, ribaltato se di parla di Comune o di Regione, Stefano Bandecchi – sindaco e coordinatore nazionale di Ap – non manca di fargli avere il suo supporto, con post a commento del video e a sostegno della tesi del candidato alla poltrona più alta. La prima risposta di Bandecchi, gli strali contro gli «allocchi» e gli ignoranti di economia, i conteggi degli incrementi percentuali da uno a due, a undici o a mille, in realtà hanno fatto capolino in rete per poi sparire. Giusto il tempo, si suppone, per prendere una calcolatrice e rifare (meglio) i conti. Perché, si sa, un conto è capire di economia, un altro di matematica.
IL VIDEO DI RICCARDO CORRIDORE



