Franceschini Medori (Confartigianato)

Gran galà pampepato

Al centro il dolce Igp di Terni, accanto il Viparo, altra ricetta tipica del territorio, attorno il festival. LE FOTO

TERNI – «La forma non è bellissima  mai lui è buonissimo». E’ il pampepato di Terni, protagonista al PalaSì della cena che introduce l’evento del 2024. Il festival “Sweet pampepato”. Il primo interamente dedicato al dolce tipico di Terni che nel 2020 ha ricevuto la certificazione Igp e che intende promuovere le eccellenze di cui la città, la provincia e la regione, sono espressione.  

E siccome l’organizzazione è affidata allo stesso  professionista, Stefano Pellicciardi,  che ha portato la Festa del Torrone di Cremona a fare numeri record: oltre 300 eventi, 400mila persone, 900 camper , 500 pullman,  400mila visitatori,  si preannuncia un successo. D’altronde il programma è pronto un anno prima, come se si volesse prendere la giusta rincorsa per fare il lancio più lungo. E anche più alto. Non foss’altro perché ad investirci sono in tanti: Regione, Provincia, Confartigianato (per primo), Comune, Camera di Commercio, produttori. «Per tre giorni Terni sarà un vero e proprio polo di attrazione turistica –  assicura Pellicciardi –  la faremo diventare una delle capitali della pasticceria». E’ innamorato del pampepato e consiglia di degustarlo insieme al Viparo, altra ricetta tipica, «altra eccellenza del territorio» – aggiunge.  Di quel  panetto, il pampepato, c’è traccia dal 1500. Ma potrebbe avere origini ancora più antiche. «Un vero e proprio concentrato di energia che lo rende molto apprezzato durante il periodo natalizio, ma che bisognerebbe produrre e promuovere tutto l’anno». Tutti d’accordo. Tutti a festeggiare con una fetta di pampepato e un bicchierino di Viparo al PalaSì.

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