R.P.
CITTÀ DI CASTELLO (Perugia) – Comincia la mobilitazione per dire no alla cancellazione della direzione scolastica del liceo Plinio il Giovane. La notizia è iniziata a circolare da alcuni giorni e proprio per scongiurare il peggio, il sindaco Luca Secondi ha preso carta e penna per avvertire dando notizia l’assessore regionale all’Istruzione, Paola Agabiti, e il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Sergio Repetto «per rappresentare la contrarietà della città, della sua amministrazione comunale e di tutto il mondo della scuola a quanto prospettato in sede di conferenza di servizi per il dimensionamento scolastico».
L’ipotesi di tagliare una nuova dirigenza a Città di Castello, scrive Secondi, dopo le tre già cancellate con il precedente piano di dimensionamento scolastico, è «illogica e anche ingiustificata, perché porterebbe a uno squilibrio enorme tra i territori dell’Umbria, considerando l’analogo sacrificio previsto nel comune di San Giustino», sottolinea Secondi, auspicando che «buonsenso e correttezza istituzionale guidino la Regione e l’Ufficio scolastico regionale a fare scelte opportune, che non aprano una ferita grave e inaccettabile nella quarta città della regione».
Il sindaco avverte che «nella malaugurata ipotesi che non si tenesse conto delle posizioni espresse all’unisono dall’amministrazione comunale insieme a tutti i dirigenti scolastici della città, che sono supportate da considerazioni fondate e oggettive, sarebbe inevitabile una mobilitazione unitaria della nostra comunità e sarebbe doveroso da parte dell’amministrazione comunale procedere con le iniziative legali conseguenti».
Secondi e tutta la comunità tifernate si aspettano che Regione e Usr «ascoltino le nostre ragioni, confidando che possano fare la propria parte anche tutti coloro che rappresentano Città di Castello nelle istituzioni pubbliche nazionali e regionali, dagli onorevoli Anna Ascani, Riccardo Augusto Marchetti, Catia Polidori e Walter Verini, ai consiglieri regionali Michele Bettarelli, Marco Castellari, Valerio Mancini e Manuela Puletti, ai quali ci appelliamo perché esercitino le proprie prerogative per fare in modo che la storia della nostra città e l’eccellenza rappresentata dal nostro sistema scolastico non vengano ingiustamente colpite e mortificate».


