Verdi, cantiere ad andamento lento: si cerca l’amianto

Prima delle opere di demolizione vere e proprie il saggio per appurare lo stato di battiscopa e pavimenti

TERNI – A Palazzo Spada non vogliono sentir parlare di presunti ritardi e anche nella conferenza stampa sul 2023 l’assessore ai Lavori pubblici, Giovanni Maggi, ha parlato di un cantiere che segue il cronoprogramma.

Ma chi tiene sotto osservazione il cantiere del Verdi controbatte che «siamo ancora nella fase preliminare e che l’operatività al momento è a scartamento ridotto». All’appello non manca solo la grande gru che dovrebbe essere installata sul versante di via Sant’ Agape  e che svolgerà un ruolo fondamentale sia nel movimentare i materiali della demolizione che per approntare quelli della ricostruzione. La demolizione vera e propria dei manufatti novecenteschi non è ancora iniziata.  L’unica novità di rilievo è che si stanno effettuando i campionamenti per appurare se nei pavimenti dell’attuale struttura vi sia dell’amianto.  Nei giorni scorsi il Comune di Terni ha affidato un incarico ad un’azienda di Frosinone appunto per sondare i calpestii della platea e della galleria del cinema teatro.

L’importo è modesto: 2.800 euro. Ma in fondo si tratta solo di una verifica. In caso di ritrovamento effettivo dell’amianto serviranno ben altri importi per rimuoverlo. Siamo in effetti alle primissime battute di un cantiere che  tra i suoi “preliminari” vede anche la bonifica di eventuali residuati bellici. Con 10mila euro il Comune si è rivolto, tramite Meta, ad una azienda di Caserta che appurerà la presenza o meno  di ordigni inesplosi. Come è noto, del teatro disegnato  da Luigi Poletti  è rimasta in piedi solo la facciata, mentre palchi e platea sono stati distrutti dai massicci bombardamenti del ‘43-’45.

Finisce in carcere il 40enne che minacciava i genitori di morte: evade dai domiciliari ma viene catturato

“Maradona” fatti in casa e botti come bombe: arrestato e subito condannato un 50enne