E’ zuffa sulle cinque statue dell’ amore

TERNI – Altro che amore. Quello che vorrebbero rappresentare.  Le cinque statue che il sindaco Bandecchi vuole installare a Terni per richiamare il tema dell’amore sono già frutto di polemiche.

Neanche il tempo di postare i primi modelli  che l’ ex assessore alla Cultura Paolo Cicchini, ex consigliere comunale della Lega e di Forza Italia, spara ad alzo zero. Il professore solleva dubbi su costi  e procedure senza sorvolare, lui che è critico d’arte, sul valore artistico:  «Le immagini parlano da sole, non sono certo rispondenti ai canoni estetici capaci di essere lievito di cultura all’interno della città». Per Cicchini quelle figure sono «di un realismo estremamente superato».  «Il fatto che piacciano tanto al sindaco vuol dire poco, abbiamo visto Bandecchi battere le mani quando Vittorio Sgarbi ha suggerito di demolire l’obelisco di Pomodoro (La lancia di luce, ndr)» – ricorda Cicchini, al quale piacerebbe tanto sapere chi paga le installazioni di statue che a quanto risulta dovrebbero essere di grandezza naturale. Sull’opportunità di accettare o meno una donazione del genere, Cicchini propone di nominare   una commissione di esperti che esprima pareri e indicazioni: «Un modo per evitare di ritrovarsi circondati da statue di Biancaneve con i sette nani».