TERNI – Non ci sarebbe stato l’ assalto. Il numero, ancora ufficioso, degli accessi nella Ztl durante i giorni di apertura, non sarebbe così distante da quello standard. Con il libero accesso dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 20 avrebbero transitato tra le 9 le 10mila auto in centro, solo 1.500 in più del solito. Una cifra tutto sommato contenuta, rilevata da Terni Reti, che porta Palazzo Spada a dire: «E’ stato un successo, andiamo avanti così». Furiose le famiglie dei residenti: «Ma quale successo? La sperimentazione è stata un fallimento annunciato. Non accettiamo proroghe».
Accusano l’amministrazione Bandecchi di aver rovinato loro le feste: «Avevamo perfettamente ragione a credere che ci avreste rovinato il Natale. Lo avete fatto! Abbiamo sprecato ore e ore a cercar parcheggio mentre qualcuno senza permesso lasciava l’auto ovunque. Macchine senza permesso lasciate sugli stalli riservati autorizzati Ztl, facendola in barba al “solo transito”.
Il Comitato delle famiglie del centro storico ha atteso che finisse la sperimentazione per esprimere un parere: «Abbiamo atteso per dire che siamo stati danneggiati da questo provvedimento. Neanche la petizione sottoscritta da oltre 300 famiglie è servita per cercare di salvare il Natale da un provvedimento che poi si è rivelato totalmente fallimentare e su cui anche i commercianti non né hanno avuto alcun beneficio».
Un successo per la giunta Bandecchi, un fallimento annunciato per il Comitato delle famiglie «che ha colpito anche i commercianti, che non hanno beneficiato di nessun incasso aggiuntivo rispetto allo scorso anno, alcuni di loro sono in linea con il fatturato dello scorso anno altri addirittura al di sotto».
«Per non parlare dell’inquinamento. Ai giri delle 1.500 auto in più il Comune deve sommare i nostri, fatti per ore nella disperata ricerca di un parcheggio». Alla vigilia della riapertura, perché il vicesindaco Corridore ha annunciato la proroga della sperimentazione, le famiglie del centro storico certificano «insieme ai commercianti un fallimento a cui addirittura non si vuole dare fine, con una proroga basata sul nulla: «Da più parti ci pervengo segnali inequivocabili di stanchezza, che attestano come questa amministrazione prenda decisioni indipendentemente da quello che sono le vere esigenze e necessità dei cittadini ed in particolare per noi del centro storico».


