PERUGIA – Giacomo Leonelli si candida a sindaco di Perugia. Ma lascia una sedia vuota, a disposizione di «voglia confrontarsi con noi».
Procede infatti il percorso di avvicinamento della piattaforma politica riformista Pensa Perugia alle elezioni comunali «continuando con il tour di ascolto della città attraverso interviste con i cittadini (ad oggi già oltre 230) e indicando in Giacomo Leonelli il proprio candidato sindaco».
Pensa Perugia, la piattaforma politica riformista nata dalla collaborazione di tre forze politiche (Azione, +Europa e Socialisti per Perugia) presenta il proprio progetto, indicando la candidatura a sindaco di Giacomo Leonelli e ribadisce «la volontà di rimanere convintamente aperto all’ascolto delle idee, dei contributi e alla partecipazione di tutte le altre forze riformiste, associazioni politiche, civiche e culturali nonché di singoli cittadini».
Martedì presenti alla conferenza stampa numerosi esponenti di altre realtà civiche e politiche come Sara Tintilla (segretaria provinciale di Italia Viva), Michele Ricciardi (Blu), Maurita Passaquieti e Umberto Bonetti (Civici Per), rispetto ai quali Leonelli ha voluto chiarire: «Non sono persone e realtà ad oggi organiche al nostro progetto, ma la loro presenza qui testimonia un dialogo in corso in cui crediamo molto», lasciando simbolicamente accanto a sé una sedia vuota «a dimostrazione della volontà di coinvolgere chiunque voglia confrontarsi con noi».
Il progetto si basa sull’idea di partire dall’ascolto profondo delle problematiche dei cittadini, con la somministrazione di questionari ben mirati in tutto il territorio comunale. Ad oggi sono già oltre 230 i questionari raccolti e dai primi risultati parziali è possibile intravedere che i cittadini di Perugia – siano essi residenti in area urbana o nelle frazioni – mettono al primo posto come criticità gli aspetti legati ai trasporti e alla viabilità. La somministrazione, tuttavia, continuerà ancora nei prossimi giorni e settimane per poi procedere all’analisi dei dati e concludere i lavori il 24 febbraio 2024 quando saranno resi pubblici i risultati nel corso di un evento pubblico presso la Sala Sant’Anna.
Contestualmente saranno attivati quattro tavoli tematici che produrranno proposte concrete su gli assi fondamentali, e cioè “Pensa Perugia Ambiziosa”(sviluppo economico, lavoro, commercio e università), “Pensa Perugia Sostenibile” (rigenerazione urbana e verde pubblico), “Pensa Perugia vivibile” (servizi alla persona e alle famiglie, decoro e sicurezza) e “Pensa Perugia europea” (digitalizzazione e offerta culturale).
Dopo l’intervento introduttivo di Giacomo Leonelli, sono intervenuti il referente in Assemblea Nazionale di Più Europa Michele Berloco, il segretario provinciale di Azione Francesco Sorci e Cesare Carini in rappresentanza dei Socialisti per Perugia, che hanno sottolineato la portate innovativa del percorso, e la volontà di riaffermare la centralità di Perugia a partire dai temi dell’inclusione, della solidarietà, dello sviluppo, e delle opportunità.
Ha infine concluso Giacomo Leonelli: «Sono a disposizione del progetto e soprattutto della mia città: politicamente, perché penso che Perugia tutto possa permettersi tranne che mesi di campagna elettorale tra chi dice “è stato fatto tutto benissimo, di meglio non si poteva” e chi dice “è stato tutto sbagliato bisogna tornare ai tempi che furono”. E personalmente, visto che le mie esperienze amministrative precedenti mi hanno aiutato a rafforzare anche un punto di vista esterno, rispetto a come è percepito il capoluogo dal resto della Regione. Ragionerò e ragioneremo sempre anteponendo l’interesse della città e di certo non sarò di ostacolo io a eventuali percorsi di ampliamento del nostro progetto. Qui non c’è spazio per velleità o personalismi. È evidente però che vogliamo essere un’alternativa a questo Centrodestra e a un’opposizione che in questi anni non ha convinto».
«Da una parte la narrazione fiabesca e bonaria dopo questi 10 anni – ha ribadito -, che cozza con i dati economici e sociali emergenziali : siamo tra le realtà peggiori nel rapporto tra imprese che chiudono e quelle che aprono, pessimo dato sul rapporto auto private / cittadino che testimonia una mobilità e viabilità davvero non al passo coi tempi; persi 6000 residenti in pochi anni (a ritmo triplicato rispetto al dato nazionale), capoluogo del peggior territorio nella capacità di impiego dei più preparati.
Dall’altra parte tanta percezione di battaglie identitarie (fascio littorio del mercato coperto, palco del concerto di capodanno ecc.) e troppo poco progettualità. Il tutto nel silenzio invece di vulnus democratici enormi, come il fatto che la Presidente della Commissione di controllo e garanzia del Comune (che spetta ovviamente all’opposizione), è ormai orgogliosamente contigua al Centrodestra senza che nessuno abbia mosso un dito». Ed infine, «Perugia è il 23 esimo comune italiano e la terza città più rilevante del centro Italia dopo Roma e Firenze. Deve tornare a credere in se stessa, con orgoglio e ambizione».


