TERNI – «Ci sono dodici bombe alla Mazzini». La telefonata, l’evacuazione della scuola elementare di via Carrara, l’intervento della polizia Locale e della Digos, le verifiche del caso, il ritorno alla normalità.
Sebbene, dopo il furto di tablet avvenuto appena una settimana fa, e l’allarme bomba di questa mattina, 7 febbraio, lo stato d’animo delle famiglie non è del tutto “normale”, ma di apprensione. La chiamata – una voce femminile – è ststa fatta alla segreteria della scuola proprio nell’orario di inizio delle lezioni. Tanto che i bambini appena entrati sono stati fatti uscire ed è stato necessario anche chiudere la strada. Il reato che si configura nei confronti chi ha fatto quella telefonata è di procurato allarme e di configurare di interruzione di pubblico servizio.


