Tesei al 46,1%, Proietti al 38,8%: ecco le prime “voci” sul sondaggio Quorum per le elezioni regionali

SPOTLIGHT di MARCO BRUNACCI | Da quanto filtra dopo questa rilevazione, Corridore (Ap) sarebbe fermo all’8,6, mentre “altro candidato” verrebbe indicato al 6,5. Ipotesi Romizi: sarebbe ottimo il risultato su Perugia, meno nella media regionale. Ma bisognerà arrivare al voto atteso per dicembre

di Marco Brunacci

PERUGIA – I sondaggi vanno maneggiati con cura. Le “voci” su un sondaggio sulle elezioni regionali, perchè di sondaggio stavolta si tratta, vanno curate con la massima attenzione. Ma arrivano in anteprima da Roma e non possono non essere riferite.
Intanto: l’Istituto che ha fatto la ricerca è tra i più seri in Italia, si chiama Quorum.
Umbria 7 non dirà mai abbastanza che i sondaggi valgono per quel che valgono, anche se hanno la capacità di indicare un trend e vanno presi in considerazione – sempre per quel che valgono – da chi fa come un mestiere come quello della politica, che prevede di aggregare consensi.

Umbria7 ritiene anche che le “voci” abbiano attendibilità e quindi riferisce i risultati che, nel rilevamento attribuito all’Istituto Quorum, danno Donatella Tesei, candidata di tutto il centrodestra, al 46,1%, Stefania Proietti (come candidata del centrosinistra, come si sa non ancora ufficiale, anche se tantissimi segnali la danno per pronta a scendere in campo) al 38,8%, Riccardo Corridore, in qualità di candidato ufficiale di Alternativa popolare, all’8,6%. Altro candidato, che poteva essere scelto da coloro che sono stati interpellati dal sondaggio secondo le “voci” che riportiamo, al 6,5%.
Va aggiunto questo: la percentuale di indecisi è alta, come inevitabile quando si chiede un’indicazione agli elettori su una scadenza elettorale ancora lontana.
Si sa che è stata testata anche un’altra ipotesi con il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, in campo. Di questo si sa soltanto che il risultato su Perugia è molto buono, come attestato anche da un precedente sondaggio, ma non corrisponde invece alla media regionale.
La corsa per le regionali è ancora appena all’inizio. La politica liquida nazionale può cambiare sempre da un momento all’altro. Ci sono venti alti e improvvisi che vengono cavalcato da questa o quella forza politica, come un surfista un’onda.
Serva per tutti l’esempio delle elezioni della Sardegna, dove i rapporti tra centrodestra e centrosinistra sono rimasti inalterati, anzi con un miglioramento complessivo del centrodestra, ma che è “passato” nei media come un potenziale stravolgimento del quadro politico. Come dire: non è successo quasi niente (elezione di Todde in virtù del voto disgiunto), ma ora potrebbe succedere di tutto.
Al momento le “voci” sul sondaggio sono quelle che abbiamo riportato. Tenendo presente che, se non ci sono nuovi sconquassi, si va a votare in Umbria l’1 dicembre.

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