Inside / La “mission possible” di Tuteri e Giottoli per il recupero dello storico (e strategico) ex cinema Lilli

Una foto di mercoledì mattina, con vicesindaco e assessore, riapre una pista. Dopo decenni di oblio, tutto può ripartire. Pensando magari anche al Museo del jazz (decisivo per l’immagine turistica della città) e a quello del giocattolo

M.Brun.

PERUGIA – Metti una mattina, all’ex glorioso cinema Lilli, da decenni un monumento al passato, rappresentanti della proprietà delle prestigiose sale peugine, insieme al vicesindaco di Perugia, Gianluca Tuteri, e l’assessore al turismo, Gabriele Giottoli.

La foto non dice cosa in realtà sia successo. Si può solo immaginare, in un inside, un sopralluogo, frutto di un interessamento del governo cittadino per una struttura architettonica avveniristica per il periodo storico in cui è stata realizzata, posta in uno strategico snodo di Perugia – pensandola anche in chiave jazz – tra l’Arena Santa Giuliana e la Rocca Paolina e le scale mobili al suo interno.

In realtà già da qualche mese si è riaperto un dibattito sull’utilizzo dell’ex cinema. Non è un mistero che l’amministrazione Romizi ha intenzione di lasciare le realizzazioni possibili (il Pavone, il Mercato coperto) insieme a linee guida per ulteriori sviluppi di rilancio del centro storico. Di Turreno e Turrenetta si è detto molto, su San Francesco al Prato si sta già sperimentando.

Ma nessuno ha certe caratteristiche vincenti del Lilli. Nei giorni scorsi sia Tuteri che Giottoli si erano interessati per capire come riportate nell’area del centro esposizioni di gran rilievo come può essere il Museo del giocattolo. Ma il tema più importante che resta aperto è quello di trovare il posto giusto per creare l’atteso Museo del jazz, che caratterizerebbe la città, insieme alla Casa del cioccolato, in via di realizzazione.

Un doppio volano decisivo per il turismo, come da tempo sostengono i due “gemelli diversi” (sia Tuteri che Giottoli), che ci hanno sempre tenuto a dimostrare come l’innovazione sia una loro “cifra” amministrativa. I tempi del recupero del Turreno sono necessariamente lunghi (e lì poi c’è un interessante progetto di Guarducci junior).

Ecco che la foto-inside diventa quindi una pista. Il Lilli può diventare una risorsa, utilizzabile in tempi brevi, forse perfino brevissimi, una volta però trovati i soldi per l’acquisto (ma il costo – a quel che si dice – potrebbe essere inferiore ai due milioni, da considerarsi quindi non più proibitivo per le tasche dell’Ente, sempre che si trovino partner per un progetto ragionevole).

Hai visto mai che dietro il grande (e comunque meritorio) attivismo di Tuteri e Giottoli ci sia un progetto-coniglio nel cilindro. Recuperare il Lilli sarebbe da considerare un colpo di gran rilievo per il rilancio dell'”area centro” perugina.

inaugurazione a.a. abapg 2023_2024

Trend in crescita per l’Aba di Perugia: inaugurato il nuovo anno accademico

Che primarie di centrodestra siano, a Gualdo Tadino dopo Vitali anche Fofi e Pennoni dicono sì al confronto