R.P.
CITTÀ DI CASTELLO (Perugia) – Non bastano i domiciliari e il braccialetto elettronico. Finisce dietro la sbarre il 20enne che ha continuato a rendere la vita impossibile all’ex fidanzatina.
Il giovane, un ragazzo di origine marocchina, era già stato raggiunto da un’ordinanza che con cui veniva disposta la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla giovane con divieto di comunicare con la stessa con qualsiasi mezzo. Il 20enne, nonostante il provvedimento, aveva però continuato a contattare la ex fidanzata e, in più di una occasione, l’aveva importunata e offesa alla stazione di Trestina.
Il giudice per le indagini preliminari aveva quindi disposto l’aggravamento della misura cautelare del divieto di avvicinamento sostituendola con quella degli arresti domiciliari ma, nonostante ciò, il giovane, aveva ripetutamente contattato telefonicamente la ragazza. Per questo motivo il tribunale di Perugia, stante l’inadeguatezza della misura, ritendo concreto il pericolo di reiterazione della condotta e condividendo l’istanza di aggravamento proposta dalla procura della Repubblica, ha disposto la sostituzione della misura in corso con la custodia cautelare in carcere.
Una volta emesso il provvedimento, gli agenti del commissariato tifernate hanno notificato l’ordinanza restrittiva all’uomo e, al termine delle formalità di rito, lo hanno condotto nel carcere di Capanne.


