di Marco Brunacci
TERNI – È vero: il sindaco di Terni Stefano Bandecchi ha detto sì al ministro Urso per realizzare la bonifica della discarica dell’acciaieria, l’unica parte di sua competenza dell’Accordo di programma da un miliardo che ha tenuto impegnati Commissione europea, Governo italiano e Regione Umbria per quasi due lunghi anni, opera che verrà interamente finanziata dal Gruppo Arvedi.
Ma non poteva essere un sì a una discarica normale, quella di Terni infatti sarà la prima discarica “a divinis” sulla faccia della terra.
Per chiarire: in un video Fb l’amato sindaco ternano annuncia che è vero, si farà, ma – testualmente – «solo come Cristo comanda».
Credenti come siamo, già immaginiamo che sarà un’opera bellissima.
Ci auguriamo solo che il modello di bonifica ambientale della discarica, ispirato direttamente da nostro Signore e promosso da Bandecchi, sia sufficiente a soddisfare pure per i rigorosi standard ambientali dell’assessora Aniello.
Anche se, in verità, il parere degli assessori nei processi decisionali della giunta della Nuova Terni conta come l’aglio nel pesto. Facoltativo.
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Per il resto, il video su Fb, autoprodotto da Bandecchi, è chiaro su altre due cose.
1.L’empatico sindaco di Terni firmerà l’Accordo – anche se in realtà non glielo chiede nessuno – solo a tre condizioni, due delle quali ci stanno già, ma merita soffermarsi sulla terza perché è la dimostrazione che il video non è un fake prodotto dall’Intelligenza artificiale.
In che senso? Perché non ci può essere un’intelligenza degna di questo nome, anche se artificiale quanto vi pare, che sostenga che Ast deve scegliere le aziende locali per i lavori previsti dall’Accordo «a parità di prezzo e di qualità».
È ovvio. Se il prezzo è lo stesso, e la qualità pure, perché Ast dovrebbe scegliere un’azienda di Forlimpopoli? Per spendere di più per la trasferta?
Il problema si pone semmai se prezzo e qualità delle aziende locali non fossero competitive con prezzi e qualità delle aziende di altre parti d’Italia. In questo caso, che si fa? Un suggerimento al sindaco: vigili che non ci siano conflitti di interesse tra Terni e Cremona. In fatto di (potenziali) conflitti di interesse, di ogni ordine e grado, Bandecchi è un’autorità riconosciuta nel mondo.
2.In un momento molto ispirato del video si afferma che i cronisti umbri danno retta ai “c..i” che circondano il sindaco. Ma opportunamente si capisce (ascoltatelo) che, nel mentre lo dice, viene colto da un dubbio. Si deve pensare che esistano “c…i” nel suo schieramento o sono soltanto negli schieramenti avversi? Un video esplicativo su questo punto potrebbe essere utile per il lavoro dei cronisti.
Ps. non prendiamo in considerazione il richiamo fatto a cronisti ed editori umbri affinchè interpellino il sindaco per conoscere il suo verbo. Con tutti i video che mette in circolo ci esporremo a una overdose delle sue verità e soprattutto della sua sintassi. E – si sa – anche l’eccesso nel consumo dei salvifici antibiotici può portare alla nefasta antibiotico-resistenza.
Francamente però, pensandoci, si poteva fare anche a meno di un missionario che ha lasciato l’amata Livorno per spiegare a cronisti ed editori umbri come si tratta col potere. Per altro, è noto, non ci sono più le terre di missione di una volta.


