Pastorelli dice addio alla Lega. «Non ci sono più le condizioni per continuare questo percorso»

Il capogruppo in Consiglio regionale abbandona il Carroccio dopo 17 anni di militanza. La replica del segretario Marchetti: «Sia coerente e si dimetta»

R.P.

PERUGIA – Come un fulmine a ciel sereno. Stefano Pastorelli lascia la Lega dopo 17 anni di militanza attiva. L’ormai ex capogruppo in Consiglio regionale e uomo forte del Carroccio nell’area dell’Assisano, affida a una lunga dichiarazione le ragioni del proprio addio al partito di Matteo Salvini. I rumors hanno già iniziato a circolare e stando alle indiscrezioni dei più informati, Pastorelli starebbe per annunciare la propria adesione a Forza Italia, partito che ha già visto entrare nelle proprie file l’ex consigliere regionale e attuale europarlamentare, Francesca Peppucci.

«Con profondo dispiacere – scrive Pastorelli – annuncio la mia decisione di dimettermi dalla carica di capogruppo in Consiglio Regionale dell’Umbria per Lega Salvini Premier e di rinunciare al mio ruolo di sostenitore attivo della Lega, dopo oltre 17 anni di dedizione e impegno durante i quali ho affrontato stagioni più entusiasmanti e stagioni più dure».
Per il consigliere regionale «non è certo dunque nelle percentuali attuali che risiedono le ragioni che mi portano a questa decisione sofferta mentre invece sono due temi ad indurmi a tutto questo». Secondo Pastorelli sono due i motivi che lo hanno portato al divorzio coi salviniani. Il primo è «l’isolamento a destra della politica europea. Negli ultimi tempi ho osservato con crescente preoccupazione una deriva estremista di destra nelle politiche europee del partito. Credo fermamente che l’equilibrio e il dialogo siano fondamentali per una politica costruttiva e inclusiva, valori che hanno da sempre contraddistinto la mia visione e anche l’azione politica della Lega». Un’altra causa è «l’accentramento del potere nell’Altotevere e un politica errata della Lega Umbria. La centralizzazione delle decisioni e la mancanza di una rappresentanza equilibrata stanno erodendo la coesione e l’unità del partito in Umbria. Non ci sono più le condizioni per proseguire insieme questo tipo di percorso all’interno della Lega Salvini Premier».

Pastorelli ringrazia quindi «tutti coloro che mi hanno dato l’opportunità di servire il partito e l’Umbria in questi anni. Tuttavia voglio rassicurare i miei elettori e i miei sostenitori che rimarrò, insieme al gruppo di persone che hanno condiviso un percorso politico assieme a me e ai consiglieri comunali di Assisi e di Valfabbrica, a sostegno dell’azione politica del centrodestra. La mia fede nel futuro politico non è messa assolutamente in discussione».
Nei prossimi giorni l’ex capogruppo leghista avvierà «una riflessione sul mio futuro che verrà annunciata ufficialmente. Continuerò a lavorare con determinazione e impegno per il bene dell’Umbria e dei suoi cittadini».

LA REPLICA DI MARCHETTI

A stretto giro di posta ecco la replica del segretario regionale della Lega, Riccardo Augusto Marchetti, che bolla le parole di Pastorelli come «una serie di falsità assemblate col solo obiettivo di infangare il movimento per tentare maldestramente di ripulire sé stesso». Pastorelli, secondo Marchetti, ha attuato «uno stratagemma, neppure dei più sottili oltretutto, per dissimulare le sue ambizioni personali che risultano superare il suo stesso talento. Cinque anni fa si è candidato al Parlamento Europeo proprio con la Lega, che anche allora aderiva in Europa al gruppo Identità e Democrazia noi rimaniamo coerenti, mentre Pastorelli, che oggi ritiene il nostro movimento sia su posizioni troppo di destra in Europa, o all’epoca in cui si propose per la corsa all’Europarlamento lo fece solo per assecondare la sua brama di avere uno scranno, senza neppure conoscere né studiare le posizioni del partito al quale apparteneva, o, ammaliato dalle percentuali generose del nostro movimento, scelse di sotterrare i propri ideali in nome della poltrona».

Marchetti rispedisce al mittente anche le accuse di concentramento decisionale nelle mani del gruppo altotiberino del partito: «Per quanto riguarda invece le sue dichiarazioni in merito all’accentramento del potere in Alto Tevere della Lega Umbria, è evidente che Pastorelli, forse troppo preoccupato a trovare soluzioni utili a salvaguardare sé stesso, si sia del tutto disinteressato alla vita del nostro movimento in questi ultimi mesi altrimenti saprebbe che il direttivo ha al suo interno rappresentanti di tutti i territori e che l’unico mio vicesegretario vicario, Valeria Alessandrini è di Terni. Inoltre, i dirigenti del partito, su mia iniziativa, hanno la possibilità di confrontarsi in maniera diretta con la presidente Donatella Tesei e i nostri assessori Enrico Melasecche e Luca Coletto, per essere aggiornati sul lavoro della Giunta ed esporre le esigenze dei rispettivi territori». Il segretario invita anche Pastorelli a rinunciare al proprio seggio in Consiglio regionale: «Rimaniamo in fervente attesa di conoscere, anche se non serve un fine intuito, quale sarà la nuova casacca che Pastorelli indosserà per ricorrere la tanto ambita rielezione. Intanto, se gli rimangono ancora dignità e coerenza, rassegni quanto prima le dimissioni dal ruolo di consigliere regionale dato che, quando la Lega ha perso un consigliere, Francesca Peppucci, nel corso di questa legislatura, è stato il primo a chiedere che lasciasse anche la poltrona».

Turismo e innovazione: workshop con l’associazione “Più Umbria” 

Tutelare l’ambiente dall’inquinamento, raccolta firme del Movimento 5 Stelle Umbria