TERNI- Come sempre siamo a raccontare la situazione vergognosa in cui si trova la Casa circondariale di Terni struttura penitenziaria ormai adattata a carcere di massima sicurezza e di Primo livello. Il Prap Toscana-Umbria in questi anni ha deconcentrato il trasferimento dei detenuti nella nostra regione, sia per sfollamento che per ragioni di ordine e sicurezza e per ristrutturazione dei propri istituti. Il dato è tratto, Terni insieme a Spoleto sono diventate le due strutture capo saldo del sistema penitenziario Toscana-Umbria raccogliendo il maggior numero dei detenuti a fronte di un minore contingente a disposizione. «Noi sindacati siamo in rivolta, stato di agitazione a Spoleto e a Terni ma da parte del Dap e del Provveditore Pier Paolo D’Andria nessun intervento risolutivo. I cinque istituti di Primo livello sono Terni, Spoleto, Firenze, Prato e Livorno. Gli istituti con la maggior presenza di detenuti e minor personale sono Terni, Spoleto e Prato. E’ l’assenza inequivocabile di intervento della politica e una minor considerazione della nostra regione». La nota del Sappe, Sippe- Sinappe e della Cisl è chiara e lineare in attesa che il Governo intervenga finalmente per porre fine a uno scarico di responsabilità. Sabato e non per ultimo per l’ennesima volta si è verificata un’aggressione ad un agente che ha riportato venti giorni di prognosi per frattura della mandibola. Un detenuto si è reso reo all’uscita dalla propria cella di sferrare un cazzotto al preposto di sezione. «Siamo stanchi di raccontare l’ennesimo atto di violenza subito e non per questo accettiamo di subire passivamente scelte sconsiderate dell’amministrazione penitenziaria che si ripercuotono sui nostri territori creando disagi anche a tutta la collettività. Ricordiamo ai cittadini che il problema riguarda tutta la città».
Segue comunicazione sindacale:
Al Sig. Provveditore Dott. Pierpaolo D’Andria
Provveditorato Regionale Toscana e Umbria
FIRENZE
Al Sig. Direttore Casa Circondariale Terni
Dott. Luca Sardella TERNI
Alle Segreterie Nazionali ROMA
Oggetto: nota di protesta.
È ormai un bollettino di guerra, quello della Casa Circondariale di Terni, dove le vittime sono ancora una volta i Poliziotti, nel silenzio assurdo di una Direzione assente e di un’Amministrazione sempre più lontana dalle criticità degli Istituti Umbri.
Nel primo pomeriggio di ieri l’ennesimo episodio di violenza, quando il collega addetto alla vigilanza della “Sezione H” del Reparto “Media
Sicurezza”, unitamente al Preposto, stavano aprendo la camera di un detenuto che si era auto lesionato per futili motivi. All’atto dell’apertura un altro detenuto ubicato alla stessa camera usciva improvvisamente e si scagliava con violenza contro il collega sferrandogli un pugno in faccia. Immediatamente il Preposto trascinava il collega che era a terra verso l’uscita della sezione, mentre gli altri detenuti fortunatamente bloccavano l’aggressore, un algerino detenuto per spaccio e noto per aver messo in atto forme di violenza in numerosi Istituti del Provveditorato Toscana e Umbria. La prontezza del Preposto, che ha approfittato dell’aiuto degli altri detenuti per mettere in salvo il collega, ha evitato che l’algerino continuasse ad infierire contro il lui, ormai a terra, con un coltello rudimentale che gli è stato trovato in tasca successivamente, all’atto della perquisizione. Risultato, al collega, accompagnato immediatamente al locale Pronto Soccorso, è stata riscontrata la rottura della mandibola con venti giorni di prognosi.
Dal primo maggio scorso alla sezione H è in atto una “guerra” tra detenuti di origine marocchina che, pur essendo chiusi e con il divieto di incontro tra di loro, rendono la sezione ingestibile.
E’ inutile ribadire che nessun provvedimento disciplinare viene mai preso nei confronti di questi detenuti, se con quello di spostare il problema da un Istituto ad un altro.
E’ inutile ribadire quanto sia in sofferenza il Personale di Polizia Penitenziaria, visto che le nostre grida di allarme sono ignorate da anni, è inutile ricordare a Lei Egregio Provveditore, che aveva promesso un mini sfollamento quando le presenze a Terni erano 525 e ad oggi siamo a 575! Assegnazioni scellerate, come quella di un detenuto AS2 che è stato assegnato a Terni, nonostante il Reparto fosse al completo, costringendo la Sorveglianza ad improvvisare una stanza per ubicarlo, nell’ufficio del Preposto.
E’ inutile anche continuare a chiedere alla Direzione di Terni di essere convocati, richieste che sono inascoltate dallo scorso febbraio!
Ora siamo più che mai convinti e i fatti ci danno ragione, che dobbiamo cavarcela da soli, ma non lo faremo in silenzio! Si stanno torturando tutti quei Poliziotti che ogni giorno sono chiamati da soli a gestire tutto questo! Pertanto oltre a proclamare nell’immediato lo stato di agitazione, al contempo si metteranno in atto tutte le forme di protesta lecite ad assicurare ai colleghi la tutela a cui hanno diritto, perché nessuno dovrà più essere
abbandonato a se stesso ed entrare in servizio con la paura di non tornare dalle proprie famiglie a fine turno!
Per quanto ciò premesso, si chiede alle Segreterie Nazionali di mettere a Conoscenza il Dipartimento di quanto accade ogni giorno, comunicando che, se non ci sarà da parte dei Superiori uffici un intervento immediato già da domani, si procederà con l’astensione dalla mensa ordinaria di servizio e se non bastasse anche l’auto consegna.
Terni, 05/05/2024
SAPPE SIPPE-SINAPPE FNS CISL


