TERNI – Non si sa se sia una burla o se qualcuno ci creda veramente. Di fatto il messaggio che molti ternani si trono trovati nelle varie chat è surreale ai confini dell’ilarità.
Mentre la città si ritrovava nei pressi della rotonda Filipponi , tra il Caos e il fiume Nera, ad ammirare la statua d’acciaio voluta dall’amministrazione Latini e inaugurata da quella di Stefano Bandecchi, nei telefoni arrivava un sms “inoltrato molte volte”. Un messaggio tra il serio e il faceto, che qualcuno ha letto come una burla e che qualcun altro invece ha preso alla lettera. Il testo, in sostanza, grida allo scandalo per l’installazione del drago più grande d’Italia e addirittura invoca «messe di riparazione». Nel testo si fa riferimento al simbolismo del drago «a livello esoterico», lasciando intendere che esso rappresenti il Maligno. Sempre nel messaggio si chiedono «ferventi preghiere alla Santa Vergine e al Sacro Cuore di Gesù affinché schiaccino con più forza la veemenza del dragone infernale». L’opera d’arte di Marco Diamanti, dipinta dunque come proveniente dagli Inferi e non il bel colpo d’occhio che tanti ternani hanno potuto ammirare. Non è dato sapere da dove provenga il messaggio che invoca la protezione divina contro il drago che in questo caso, per la verità, neanche sputa fuoco. Forse arriva dal telefonino di qualche burlone che ha voluto, a modo suo, contribuire ai festeggiamenti per il taglio del nastro avvenuto sabato pomeriggio. Sarebbe preoccupante, invece, se l’ sms fosse realmente frutto di qualche mente un po’ troppo conservatrice e suggestionata.





