TERNI – Sostegno alle famiglie e alla natalità. Ma poi un bambino su due rimane fuori la porta del nido e delle scuole dell’infanzia. La lotta alla città che invecchia non passa attraverso l’ assistenza scolastica.
Per le strutture comunali 0-6 anni sono pervenute nei giorni scorsi 198 domande ma i posti disponibili sono solo 93. Più della metà delle famiglie richiedenti, quindi, rimarrà esclusa. Dovrà ricorrere a nonne e nonni o alle strutture private.
Una situazione che accende lo scontro politico. Il Pd imputa all’ amministrazione Bandecchi di lesinare sulle insegnanti, la prima risorsa della scuola pubblica: «Ancora una volta, per il secondo anno dall’insediamento, il piano assunzionale deliberato dalla giunta, del Comune di Terni per il 2024 penalizza pesantemente la direzione istruzione. Mentre per gli altri settori dell’amministrazione comunale sono previste nuove assunzioni, tutte a tempo indeterminato, per nidi e scuole dell’infanzia comunali saranno assunte solo 6 unità, a tempo parziale e determinato della durata di 9 mesi.
Questo nonostante siano stati svolti negli anni precedenti i concorsi e le relative graduatorie siano ancora valide per entrambe le tipologie di figure, istruttore educativo per i nidi, istruttore didattico per le scuole d’infanzia. Così facendo vengono mortificate le legittime attese di chi ha affrontato e superato le prove di concorso, con l’obiettivo della piena e stabile occupazione, ridotta, invece, ad un contratto part time per soli 9 mesi.
Ma, soprattutto, le scelte effettuate mettono in chiaro che la qualità dei servizi educativi comunali non è una priorità dell’amministrazione comunale. Per un settore strategico per il futuro della città c’è la totale mancanza di un progetto a lungo termine e di rispetto e attenzione per le famiglie e i bambini fruitori dei servizi. L’importanza di servizi per la prima infanzia da zero a sei anni per la vita delle famiglie e per lo sviluppo fisico, sociale e cognitivo dei bambini e delle bambine è noto a tutti e ampiamente riconosciuto dalle famiglie».
Alla strigliata Dem risponde l’ assessora alla Scuola, Viviana Altamura: «Siamo impegnati nel potenziamento dei servizi offerti. Nonostante le limitazioni assunzionali, il nostro obiettivo rimane quello di rispondere nel miglior modo possibile alle esigenze delle famiglie. Siamo al corrente dell’importanza dei servizi per la prima infanzia, sia per lo sviluppo fisico, sociale e cognitivo dei bambini, sia per il supporto che essi forniscono alle famiglie. A tal proposito, ci stiamo adoperando per ottimizzare le risorse disponibili e per esplorare ulteriori fonti di finanziamento che ci permettano di ampliare e migliorare l’offerta dei servizi educativi
Per quanto riguarda la carenza di posti nei nidi comunali, siamo consapevoli delle difficoltà incontrate dalle famiglie e stiamo cercando di trovare soluzioni adeguate per soddisfare la crescente domanda. Siamo impegnati a migliorare sia la quantità che la qualità dei posti disponibili, e questo richiede un approccio sistematico e a lungo termine che stiamo già implementando.
Infine, desideriamo rassicurare tutti i cittadini che l’educazione dei bambini è e rimarrà una priorità per questa amministrazione».


