Confronto dalla Cna ad Assisi/ Tesei determinata sui temi, Proietti deve decidere quali soluzioni proporre

La presidente esce bene dal secondo confronto-scontro ma la sanità è ancora terra di battaglia. Il no al termovalorizzatore non premia la sfidante. Il curioso caso dei tastieristi da social che inscenano fragorose contestazioni via web secondo una tecnica elettorale vecchiotta e risaputa

ASSISI (Perugia) – Forse il confronto più importante di tutta la campagna elettorale per la presidenza della Regione, quello organizzato da Cna al Lyrick.

Se non per prestigio (per quello si attende Confindustria), certamente per pubblico, con 1000 persone in sala e oltre 1400 accessi complessivi. Si apre con il direttore di Cna Giannangeli  a ricordare tutte le richieste di Cna a chi guiderà la regione.

Ottimo, ma lunghissimo con quasi un’ora di intervento Giannangeli, che riesce a scaricare un po’ la tensione un po’ le candidate Tesei e Proietti, tesissime in platea, promuove la Regione Umbria (e quindi Tesei) anche se su diversi punti boccia il Governo. Proietti è in prima fila a sinistra con il vice Stoppini, con dietro un piccolo plotone dove si riconosce molto e solo Assisi. Il centrodestra schiera tutti i segretari da Marchetti a Romizi, ma meno popolo in sala. Proprio Romizi è vicino alla sindaca Ferdinandi, mentre c’è Corridore per Terni ma anche i Sindaci di Gubbio Bastia e Cannara.

A destra della platea siede Tesei e da quella parte tutti cantano tutto l’inno nazionale con cui si inizia, non a sinistra. Applausometro iniziale lungo per la presentazione di Tesei, breve ma intenso per la claque di Proietti che gioca indubbiamente in casa, nel Lyric della sua Assisi. Tesei viene dalla vittoria netta del primo confronto tra candidate di Terni, e – lo ha ufficializzato Salvini – è avanti nei sondaggi, mentre Proietti, favorita iniziale, ora insegue e – dicono – non da vicino.

Proietti sceglie un tailleur grigio, Tesei blu, entrambe usano i tacchi, a rimarcare la femminilità. Proietti inizia con più voce e convince di più sulla domanda iniziale inerente il lavoro, anche se cade su un clamoroso errore quando ritiene l’FSC fondo utilizzabile per tagliarne il costo per le imprese e dichiara l’Umbria fanalino di coda italiano sul lavoro femminile (così non è): i due errori fanno serpeggiare in sala lunghi e polemici brusii.

Tesei vince invece sulle domande inerenti sviluppo economico e Pnrr, ma non potrebbe essere diversamente visto che anche Bankitalia la ritiene una delle migliori regioni italiane in questo. Proietti attacca forte sul dissesto idrogeologico, proponendo un piano Marshall per questo e sulle strade provinciali (di sua competenza) chiedendo soldi alla Regione che si candida a governare.

Sull’aeroporto la Tesei vola, ma era facile immaginarlo, e ha gioco facile a picchiare su Proietti, che non paga il suo contributo soci da Sindaco di Assisi (e qui Tesei viene interrotta per ben 7 volte dagli applausi della platea). Sarà il momento di maggior consenso della mattinata per lei.

Proietti è più convincente sulle soluzioni per i centri storici, forse anche grazie a un cellulare che sembra usare frequentemente per i suggerimenti del suo staff, iperattivo in prima linea. Legge le risposte? Non leggere è stata la forza di Ferdinandi. Ma questo non è certo un punto a favore della candidata di opposizione.

Sulla sanità si attendeva la grande sfida: Proietti non propone grandi soluzioni a quella che è una generalizzata difficoltà nazionale, ma fa appello alla partecipazione con i 12.000 dipendenti pubblici del settore.

L’arma della partecipazione già usata a Perugia per non dire le soluzioni ai problemi. E adesso si capiscono i limiti.

Tesei viene applaudita sulla sanità di centrosinistra, del recente passato, che è stata commissariata e finita in manette. E la ferita brucia e brucia tanto a sinistra. Ma Tesei però viene contestata dalla platea, anche vigorosamente, sulle prestazioni attuali. Su questo tema è evidente: servirà un “uno contro uno” senza claque. Soluzioni e limiti, governo contro opposizione. Vi sarà modo.

Sul grande tema dello smaltimento dei Rifiuti Tesei, che sta andando a tutto gas su questo tema nella campagna elettorale tra gli umbri, appare nel confronto invece poco grintosa. Proietti si difende con mestiere, ma cade in una bugia eccessiva quando dice che non ha votato a favore del termovalorizzatore quando in dicembre l’ha invece fatto in Auri. Per gli americani si tratta di una fake e verrebbe stoppata pubblicamente.

Ma poi manca anche la soluzione al problema: Proietti, al oari degli itli governi di centrosinistra umbri, non dice come chiuderà il ciclo dei rifiuti, tanto da essere su questo  ‘ripresa’ dal Presidente di CNA Carloni, che chiosa ogni intervento dei candidati, e che sul punto gli ricorda, tra gli applausi della platea, che i rifiuti o si termovalorizzano o vanno sotterrati nelle discariche, alla faccia del cuore verde d’Italia.

La Tesei, forse ancora scossa dall’aspro confronto dalla Sanità, riprende molti applausi dalla platea quando gioca la carta dei 4 grandi dossier risolti (Monteluce, Partecipate, Comunità Montane e Umbria Mobilita’) attaccando la sinistra su tutto il fronte la sinistra, mentre su questo terreno Proietti non c’e’. E quando c’è pare un po’ in imbarazzo.

Neanche in quel momento le due candidate si guardano, e per tutta la mattinata eviteranno di interloquire, a testimonianza di due modelli di società umbra completamente diversi.

Sulle infrastrutture Proietti deve tentare di difendere un passato oggettivamente di assenza e subisce lo scherno della platea quando tenta di dire che FCU è stata finanziata dall’ex ministro Del Rio, quando i finanziamenti veri sono arrivati sotto la Giunta Tesei, grazie al Pnrr.

Si va verso la fine con le due candidate stanche e Tesei scarica su tassazione, che sarebbe una sua grande arma (l’Umbria è la Regione che non ha aumentato da 5 anni le tasse su imprese e famiglie, ed è una delle Regioni ad avere l’aliquote medie più basse).

Forse accusando stanchezza, la Proietti spreca la sua domanda a Tesei chiedendole il perché dei bandi in campagna elettorale e dà modo alla Tesei di prenderla in castagna sui tempi dei fondi comunitari e di scoprire una certa dose di impreparazione della sua avversaria.

Viceversa Tesei rinuncia alla sua domanda a Proietti, sprecando una occasione (magari per metterla in imbarazzo su una coalizione litigiosa, su una legge sulla famiglia che la sinistra ha già detto vuole abolire o sul nodo di Perugia che tutti ritengono indispensabile ma cui la coalizione di Proietti dice no).

Sono le 13.30, il confronto scema e si chiude con un appello finale al voto un po’ deludente per entrambe: con Tesei sottotono e Proietti che legge un testo che dice di essersi preparata, ma risulta un Libro Cuore con dentro di tutto un po’ ed appare molto recitato e poco sincero.

Sintesi finale dalla sala del Lyrik, Proietti più centrata rispetto alla netta sconfitta del primo confronto di Terni e se inizia a costruire soluzioni su alcuni temi può fare di più.

L’impressione è  che alla fine, sui temi, Tesei vince di nuovo, stavolta magari più di misura e fuori casa (con un tema da attenzionare sulla percezione della sanità).

Ma a questo proposito stride lo strascico al dibattito che per altro appare come una evidente tecnica elettorale anche un po’ vecchiotta e usurata.

Sui social infatti un piccolo esercito di tastieristi passano segnali di contestazione fragorosa alla presidente Tesei, di fatto legati tutti alla sanità che presenta problemi per tutti. E forse perché probabilmente sul resto Tesei fa lezione e Proietti deve decidere una linea per la sua coalizione. E al momento è proprio fragile, netta solo sul no al  termovalorizzatore. Con i padroni di casa di Cna che non l’hanno presa bene. E neanche i giovani di Azione, che pure sono il centro della sua coalizione.

Tesei parte forte e stacca Proietti: 49,1 a 43,4. Centrodestra e Bandecchi è da calcolare

Verso Torres-Ternana