ASSISI (Perugia) – Tre gli appuntamenti a chiudere il 2024 del Teatro Lyrick di Assisi che prenderanno il via i prossimi giorni, nell’ambito della stagione “Edizione straordinaria”, organizzata da Associazione culturale ZonaFranca, con la direzione artistica di Paolo Cardinali, in collaborazione e con il contributo della Città di Assisi, sotto il segno del gospel, della creatività e della danza.
Si inizia il 21 dicembre alle 21.15 con Deborah Moncrief & Millennium Gospel Singers, formazione che raccoglie alcuni fra i migliori talenti della musica gospel internazionale, in un eccezionale accostamento di voci e timbri dalle sfumature profonde. Nato nel 2000 per festeggiare il Nuovo Millennio, il gruppo è stato formato dal genio del Reverendo Keith Moncrief già creatore e leader di gruppi di fama mondiale.
The New Millennium hanno al loro attivo centinaia di concerti in tutta Europa, in una strepitosa ascesa verso il successo. Accanto agli arrangiamenti più moderni del gospel contemporaneo non mancheranno i temi tradizionali nelle sue versioni più amate dal grande pubblico. Un connubio di musica coinvolgente ed emozionante che arriverà diritto al cuore dell’ascoltatore coinvolto in un dialogo interattivo sin dai primi brani.

Il 29 dicembre alle 17 spazio a Ennio Marchetto e “The living paper Cartoon”. Attraverso costumi di carta Ennio Marchetto dà vita a uno spettacolo che è una vera Babilonia di musica, teatro e creatività.
Il suo spettacolo non ha confini, piace ovunque, a un pubblico assolutamente eterogeneo dai 7 ai 70 anni. Non è facile spiegare cosa esattamente succeda durante un suo spettacolo. Ci sono dei costumi di carta che raffigurano grandi cantanti e grandi personaggi italiani e stranieri; dietro c’è lui, straordinario performer, a dar vita a questi costumi ripetendo movenze e tic di questi personaggi, rendendo tutto esilarante. Tina Turner, Mina, Liza Minelli, Marylin Monroe, Vasco Rossi, Madonna, Pavarotti e, tra i nuovi personaggi Napoleone, Lady Gaga, Arisa, Maria Callas, Marco Mengoni, Edwuard mani di forbice. Ma “The Living Paper Cartoon” non è soltanto questo. Come per i più grandi trasformisti, la forza dello spettacolo consiste nella straordinaria velocità con cui Ennio Marchetto muove i costumi, li apre, aggiunge particolari disegnati e parrucche di carta, dando vita a uno spettacolo unico nel suo genere, un’autentica Babilonia percettiva di musica e teatro.

Il giorno seguente, il 30 dicembre alle 21.15, l’anno si chiude in bellezza con il Russian Classical Ballet e il balletto in due atti “Il lago dei Cigni”.
Considerato l’icona dei balletti classici ottocenteschi, Il Lago dei cigni è una storia d’amore, tradimento e trionfo del bene sul male. Pieno di romanticismo e bellezza, da più di un secolo questo balletto delizia il pubblico. La coreografia richiede, nella sua esecuzione, grande tecnica e abilità dei ballerini. La rappresentazione dei personaggi, in particolare nel confronto tra la purezza del Cigno Bianco e l’oscurità del Cigno Nero, richiede virtuosismo e un forte talento drammatico da parte dei ballerini solisti, culminante nei due grand pas de deux nella seconda e nella terza scena.
Un altro momento di forte impatto è l’incantevole “Danza dei piccoli cigni”. Il prestigio e la notorietà senza tempo raggiunti da “Il lago dei cigni” sono esaltati dalla musica ispiratrice di Pëtr Il’ič Čajkovskij e dalla grande inventiva ed espressività delle coreografie di Marius Petipa. La genialità del suo potenziale coreografico e artistico culmina nel tradurre la relazione tra il corpo umano e le movenze dei cigni.
Čajkovskij ha composto quest’opera in modo trascendentale; “La Suite Op.20” rende eterno il nome del compositore. Il successo delle sue composizioni deriva dalla capacità di esprimere i suoi sentimenti attraverso il linguaggio musicale, creando melodie intense ed emotive.
La messa in scena del Russian Classical Ballet esalta la poesia romantica, presentando una produzione con sontuose scenografie, raffinati costumi e un cast guidato da stelle dello scenario internazionale del balletto. Musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij, coreografie Marius Petipa, costumi e direzione artistica Evgeniya Bespalova.
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