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Marinelli (Afas): «Nessun conflitto d’interesse, la mia nomina rispetta quanto stabilito dallo statuto»

Riceviamo e pubblichiamo da Damiano Marinelli, presidente del Consiglio di amministrazione di Afas

Dal 2014, dopo aver accumulato sette anni di esperienza nel settore, svolgo e continuo a svolgere attività di consulenza di marketing per farmacie private e altre realtà su tutto il territorio italiano. Attualmente non ho clienti nella provincia di Perugia e non ne acquisirò fino alla scadenza del mio mandato.
In seguito alla selezione, ho adempiuto agli obblighi necessari per attestare l’assenza di conflitti d’interesse prima della mia nomina a Presidente del Consiglio di Amministrazione di AFaS. È importante sottolineare che non ho mai accettato incarichi da titolari di farmacie della mia regione, tranne in quattro casi, legati a rapporti personali, in cui ho avuto il piacere di collaborare con clienti negli ultimi anni. Tra questi, uno è titolare di una farmacia nella provincia di Terni ed è attualmente mio cliente. Ho interrotto i rapporti con gli altri tre prima della mia nomina a Presidente del CDA di AFaS.
Ho accettato questo incarico con grande entusiasmo e un profondo senso di responsabilità, considerandolo un onore talmente significativo da preferire la perdita di ricavi derivante dall’interruzione dei tre rapporti professionali. Questa decisione rappresenta un atto di responsabilità e coerenza. È possibile che alcuni osservatori, non particolarmente attenti, possano percepire un potenziale conflitto d’interesse, ma tale ipotesi è completamente infondata. Ritengo che il confronto e la chiarezza siano sempre utili, specialmente quando si discute di questioni pubbliche, ma devono basarsi su fatti concreti e non su supposizioni infondate.
La mia nomina, quindi, rispetta, forse per la prima volta, quanto stabilito dallo statuto di AFaS all’articolo 9, il quale richiede che i membri del CDA possiedano i requisiti per la nomina a Consigliere e una preparazione e esperienza specifiche per il ruolo. Sono convinto di soddisfare tali criteri.
Non esiste alcun conflitto d’interesse, né formale né sostanziale, come attestato negli atti e nelle dichiarazioni rese formalmente agli uffici competenti. La mia attività rimane al di fuori della provincia di Perugia e non interferirà in alcun modo con l’incarico ricevuto. Resto a disposizione per eventuali ulteriori osservazioni e verifiche.

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