NARNI (Terni) – La festa del santo patrono Giovenale, il solenne pontificale presieduto dal vescovo Francesco Antonio Soddu alla presenza delle autorità civili e militari e concelebrata dai sacerdoti della diocesi, l’offerta dei ceri da parte delle parrocchie dell’antica diocesi di Narni.
Il sindaco Lucerelli e il verscovo Soddu hanno acceso la lampada votiva davanti al busto di San Giovenale. Al termine della celebrazione il corteo storico, musici, tamburini, bambini e ragazzi del catechismo, i sacerdoti e le autorità sono usciti dalla concattedrale per la processione con il busto di san Giovenale fino a piazza dei Priori, dove il vescovo Soddu ha salutato la cittadinanza e pregato per la città. La cerimonia si è conclusa con il rientro in cattedrale e la benedizione finale del vescovo alla comunità narnese e alla città. LE FOTO di Umbria7.












San Giovenale primo vescovo di Narni vissuto nel IV secolo, originario dell’Africa del nord, giovane medico, giunge a Roma, forse per sfuggire alle persecuzioni o per perfezionare gli studi. Per la sua pietà il papa San Damaso I lo ordinò vescovo di Narni nel 368. Giovenale svolse con amore e fedeltà il ministero, affidatogli da Gesù alla guida della comunità. Si pose ad evangelizzare, organizzando la vita civile e soprattutto ecclesiale. Una presenza viva quella di San Giovenale, che con la sua predicazione divenne l’anima dell’intera città nei secoli difficili delle persecuzioni contro i cristiani. Ancora oggi la festa in suo onore si rinnova con la solennità che da sempre i narnesi riservano al loro santo patrono.
Alla festa del patrono è collegata la festa medioevale della Corsa all’Anello che propone rievocazioni storiche e spettacoli. In questo periodo Narni torna al 1371 per far rivivere a tutti i visitatori la magia del medioevo narnese: suoni, colori, sapori e gesta, spettacoli degli sbandieratori, taverne tipiche dei terzieri Fraporta, Mezule e Santa Maria.


