TERNI – La Provincia ha finalmente approvato il rendiconto di bilancio 2024, dando il via libera ad oltre 4 milioni di euro per strade e scuole. E non solo. Con il tesoretto accumulato durante la gestione Pernazza, l’attuale presidente, Stefano Bandecchi, finanzierà anche il potenziamento del suo staff.
Un altro pomeriggio concitato a Palazzo Bazzani, anche se questa volta il presidente Bandecchi, che non ha una propria maggioranza, si è accordato con la destra e la sinistra. Ed è solo grazie al voto all’astensione delle due forze politiche che il rendiconto è passato con i soli voti di Alternativa popolare. Con il partito del presidente, ha votato anche Francesco Ferranti (FI), che ormai ha più in piede di qua che di là. Nel senso che Ferranti è una stampella organica a Bandecchi, anche a rischio di essere ripudiato dal proprio partito, e sebbene dichiari l’esatto contrario: «Ho votato a favore in continuità con il buon governo della Provincia, guidato da Forza Italia fino allo scorso primo aprile 2024 per quasi 4 anni , ringrazio inoltre i colleghi consiglieri di Fratelli d’ Italia e del Pd che con la loro astensione, hanno dimostrato senso di responsabilità, consentendo di mettere in sicurezza la gestione del’ ente».
L’astensione di destra e sinistra è arrivata dopo che Bandecchi si è impegnato a rinunciare alla costosa figura del direttore generale. Il presidente della Provincia, però, non rinuncia al capo di gabinetto nella figura di Raffaello Federighi, che è anche il vice presidente del consiglio comunale di Terni. Federighi, ha trovato così la stanza che reclamava da mesi e che in un primo momento era stata individuata nel comando do della Polizia locale, come delegato alla sicurezza. Una allocazione che però è saltata dopo la rivolta dei vigili urbani. Ora, con il rendiconto approvato, Bandecchi assumerà anche un portavoce, come se non bastasse l’addetto stampa in organico all’Ente e l’altra figura di supporto alla segreteria, assoldata durante la presidenza Bandecchi ed ereditata dalla reggenza Ferranti.


