Ospedali Terni e Narni-Amelia / Interviene il consigliere provinciale Di Gioia. Arriva anche la nota del Partito Liberaldemocratico

L’esponente del PD: «Non possiamo permetterci passi falsi, non possiamo aspettare, abbiamo l’esigenza di lavorare con un alto profilo istituzionale che possa garantire le attività che i cittadini ci chiedono»

DI DIEGO DIOMEDI

TERNI – La sanità umbra, soprattutto nella provincia di Terni, vive una situazione particolare. Dopo l’entrata a gamba tesa di Bandecchi sul progetto del nuovo ospedale di Narni-Amelia, dove dice di bloccare tutto perché vuole fare prima Terni, molti si sono espressi. 

Al centro del dibattito vi è il ruolo cruciale del nosocomio ternano, storicamente punto di riferimento per un vasto bacino d’utenza e porta strategica verso il Lazio. La sua centralità va riconfermata, potenziata e messa al centro di un progetto integrato che sappia valorizzare anche il futuro ospedale di Narni-Amelia. Le due strutture, lungi dall’essere concorrenti, devono essere pensate come complementari, capaci di rafforzare l’intera rete sanitaria regionale. 

Il Consigliere provinciale Fabio Di Gioia, intervenendo sul tema, sottolinea come: «Non è solo una questione prettamente legata al destino degli ospedali. I temi che si intrecciano sono diversi, ma l’aspetto fondamentale riguarda la centralità dell’area ternana. Centrale rimane il nosocomio ternano, per cittadini, per prestazioni e per riferimento strategico di gran parte degli utenti. Lo è sempre stato e dovrà continuare ad esserlo, come siamo sempre stati la vera porta sul Lazio. Non possiamo permetterci passi falsi, non possiamo aspettare, abbiamo l’esigenza di lavorare con un alto profilo istituzionale che possa garantire le attività che i cittadini ci chiedono. Il ruolo della sanità pubblica è primario nella misura che non sia il cittadino a pagarne il costo, per questo ogni strumento può essere utile per agire con rapidità ed efficienza affinché il soggetto pubblico sia il vero promotore.
Non si tratta di una guerra tra poveri, si tratta della salute dei nostri cittadini che dobbiamo assolutamente garantire con ogni forma, anche quella privata. D’altronde se le liste di attesa sono diminuite lo dobbiamo anche alle strutture private convenzionate. Il diritto alla salute e alle cure è il nostro obiettivo primario. La nostra è una piccola regione e alla politica spetta l’obbligo di unire le comunità e non di dividerle.»

Anche il Partito Liberaldemocratico Umbria (PLD) si inserisce nel dibattito con toni chiari: «Non esiste una vera competizione tra Terni e Narni, esiste piuttosto un problema grave e condiviso: l’assenza di coperture concrete per entrambi i progetti ospedalieri.»

Il PLD ribadisce che «Alimentare una sterile guerra tra poveri non serve a nessuno. Serve piuttosto coesione, una visione d’insieme e la volontà politica di investire seriamente in un territorio strategico come quello dell’Umbria meridionale.»

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