Aurora Provantini
TERNI – Il 13 ottobre il consiglio comunale aperto, a Terni, per discutere del nuovo Santa Maria. Parteciperà la governatrice dell’Umbria, Stefania Proietti. E si annuncia una vera e propria fossa dei leoni. La città di Terni chiederà all’istituzione regionale perché finora non solo non si è mosso un mattone, ma non è stato individuato neanche il percorso amministrativo ed economico finanziario per assicurare un investimento che oscilla tra i 300 e i 400 milioni di euro. «Siamo all’anno zero», ha detto a luglio Stefania Proietti, mettendo in risalto i 5 anni persi dalla giunta Tesei, ma anche il fatto che al momento l’attuale giunta regionale non sa che pesci prendere. Neanche è chiaro se il nuovo Santa Maria sorgerà a Maratta o a colle obito, sulle ceneri dell’attuale Santa Maria, salvando i servizi e i reparti ammodernati a suon di milioni di euro.
Soprattutto al momento non si sa dove andare a prendere le centinaia di milioni di euro che servono a realizzare la nuova struttura. Nelle scorse settimane il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, e la presidente delle Regione Umbria, Stefania Proietti, si sono incontrati convenendo sulla necessità di iniziare un pressing congiunto nei confronti del Ministero della Salute, affinché contribuisca almeno in parte all’operazione. Una delle poche certezze, infatti, è che al momento la Regione è lontanissima dai 300 – 400 milioni di euro che servono, avendone a disposizione poco meno di 100. Il 13 ottobre, Stefania Proietti dovrà fare i conti con i malumori di una città che da almeno vent’anni attende segnali concreti sulla struttura sanitaria pubblica. Ci saranno tutti, il 13 ottobre in Bct, al consiglio convocato dalla presidente Sara Francescangeli: dagli operatori sanitari sino al tessuto associativo della città. Tutti concordi nel dire che senza un nuovo ospedale, Terni non può essere un capoluogo di provincia.
La convocazione del consiglio comunale aperto, in Bct


