TERNI – Per il nuovo ospedale di Narni-Amelia, in quarant’anni, non è stato messo un mattone. Per il nuovo Santa Maria di Terni, in vent’anni, neanche uno schizzo di calce. Due ospedali fantasma che pure tornano ad essere in competizione tra loro. Non sono bastate le parole della presidente della Regione, Stefania Proietti, a mettere pace tra i due progetti. La governatrice Proietti ha detto che la priorità assoluta è il nosocomio di Terni ma che comunque quello di Narni -Amelia è in fase avanzatissima di approvazione, gode della certezza del finanziamento dell’Inail. Come dire che entrambe le strutture si faranno, con Narni Amelia di supporto a Terni anche perché la struttura di Fornole è più contenuta di quella di Terni (120 posti a fronte dei 650 del nuovo Santa Maria). Ma a poche ore dalle frasi della presidente la polemica divampa. Nel corso del consiglio comunale aperto, la consigliera regionale di Forza Italia, Laura Pernazza, aveva difeso strenuamente Narni Amelia sottolineando che vista la fase autorizzatoria avanzata sarebbe una idiozia buttare tutto all’aria. Parole che non sono piaciute al gruppo consigliare di Alternativa popolare, che a 24 ore dalla seduta rinfocola la polemica. «Le sue affermazioni di Laura Pernazza – dichiara il gruppo di Ap – rappresentano non solo un errore politico ed un grave sgarbo istituzionale ma anche un segnale preoccupante di distacco dai reali interessi della comunità, ternana, che dovrebbe rappresentare in regione. In seno al consiglio comunale aperto di Terni, con un unico punto all’ordine del giorno “il nuovo ospedale di Terni”, l’intervento della consigliera Pernazza è stato l’unico fuori tema, l’unico rivolto a perorare la costruzione dell’ospedale di Narni Amelia». « Dispiace constatare che, la consigliera Pernazza continui a parlare da sindaco di Amelia, non da rappresentante di questa comunità in Regione.
Il suo intervento appare mosso più da logiche di convenienza elettorale che da senso istituzionale.
Un consigliere regionale ha il dovere di guardare all’interesse complessivo dell’Umbria, ed in particolare di quella parte di Umbria da cui proviene, non di difendere il proprio campanile o la propria area di consenso. Ancora più grave è definire una “idiozia” l’idea che il progetto di Amelia debba andare di pari passo con quello di Terni, considerando il rapporto di subalternità del primo rispetto al secondo.
In sintesi, la consigliera Pernazza ha affermato, con arroganza, dimenticando quanto da lei stessa messo in atto per l’ospedale della sua città, che le sorti dell’ospedale di Terni si decideranno in regione, dove lei siede (!) e che dapprima si dovrà pensare a quello di Narni Amelia.
A questo punto, una domanda sorge spontanea — e non possiamo che porla con un pizzico di sarcasmo, ma la massima serietà politica:
Consigliera Pernazza, è forse entrata nella maggioranza di governo insieme a De Rebotti, in un asse immaginario (mica tanto!) con la consigliera Pace, anch’essa non pervenuta al consiglio comunale di ieri, perché anch’essa appagata dall’ospedale di Narni Amelia?
Oppure le sue parole “l’ospedale di Terni può attendere” rappresentano la posizione dell’intero centrodestra ternano sul nuovo ospedale di Terni? Attendiamo risposte dall’intero centrodestra».


