TERNI – Un’esperienza unica che fonde arte, memoria e territorio: è questa la magia di “Musica e Memoria – Un viaggio tra note e archeologia”, l’iniziativa promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni (Fondazione Carit) per valorizzare e raccontare il sito archeologico di Carsulae, uno dei gioielli nascosti dell’Umbria. Il progetto, presentato nella conferenza stampa a Palazzo Montani Leoni, ha visto l’illustrazione del recente restauro di un’anfora eccezionale, contenente i resti di un neonato, rinvenuta nell’area della necropoli di Carsulae. Questo intervento di recupero, sostenuto dalla Fondazione Carit, rappresenta un importante tassello per la tutela e la conoscenza del patrimonio archeologico locale.
«La musica e l’archeologia sono linguaggi differenti, ma insieme raccontano storie di vita e di emozioni – spiega la dott.ssa Silvia Casciarri, direttrice dell’area archeologica di Carsulae – Il completamento del restauro di questa anfora ci permette di restituire un pezzo di storia prezioso e delicato, raccontando non solo il passato ma anche la sensibilità con cui lo custodiamo oggi. Il restauro è stato effettuato da Martina Fagioli e Angelica Catozzi. Un lavoro basato sulla pulizia del materiale, della ricerca degli attacchi, un lavoro complesso, fatto di pazienza e passione, che ha richiesto diversi mesi. Ci tengo anche a ringraziare la Fondazione Carit per il supporto e sottolineare l’importanza degli investimenti e dell’area archeologica di Carsulae in sé. Testimoniato anche dalla pubblicazione a cura della Fondazione Carit, dei volumi “Carsulae 1” e “Carsulae 2”. Così come il fatto che si sia investito sulla pannellistica e nella ricostruzione virtuale per aver una divulgazione più chiara possibile e che possa coinvolgere tutta la comunità. Questo progetto multidisciplinare è un esempio perfetto di come arte e ricerca possano dialogare per valorizzare il nostro patrimonio».
Il restauro si inserisce nel contesto della mostra “Amarsi” e ha visto la collaborazione del Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria, diretto dalla dott.ssa Tiziana Caponi, e della Direzione regionale dei Musei dell’Umbria, rappresentata dal dott. Costantino D’Orazio. La curatela è stata affidata proprio alla dott.ssa Casciarri, che ha guidato l’intervento con attenzione e rigore. Accanto a questo importante risultato, il progetto propone la presentazione del videoclip musicale “Sailing Away”, firmato dalla pianista internazionale Cristiana Pegoraro e diretto da Yuri Napoli e Adriano Natale. L’opera rende omaggio alla storia millenaria di Carsulae, trasformando la musica in racconto emozionale e veicolo di memoria culturale. «Per me è stato un onore e una piacere unire l’arte della musica alla bellezza del nostro territorio. Carsulae è un sito che vale la pena far conoscere anche al di là dei confini nazionali e per questo ho voluto girare il video all’interno dell’area archeologica. “Sailing Away” è il titolo del nuovo video che ci accompagna alla scoperta Carsulae. Si tratta della partenza per il viaggio, il viaggio della vita. Un brano che inizia in modo intimo, ci si affaccia alla vita per la prima volta. Il brano termina in maniera gloriosa, perchè la vita è qualcosa di meraviglioso e vale la pena di essere vissuta. Volevo creare un prodotto che potesse andar oltre i confini dell’Umbria».
La Fondazione Carit continua a impegnarsi nel sostegno alla ricerca, al restauro e alla valorizzazione del sito, in collaborazione con l’Associazione per lo Studio del Territorio, la Ricerca e l’Archeologia (ASTRA), concessionaria degli scavi dal 2016.















