TERNI – «La Ternana Women è titolare del ramo d’azienda che si occupa di sanità e quindi la Ternana Women, che gioca in Serie A e di cui sono presidente, costruirà la clinica collegata allo stasdio». A Palazzo Spada, nella sala consiliare presa in affitto, Stefano Bandecchi, in qualità di presidente della Ternana Women, spiega alla stampa il motivo di quel post a mezzanotte e venti di martedì 16 dicembre: «Da venti minuti la Ternana Women è tornata in possesso del ramo di azienda sanitario del progetto stadio-clinica e garantirà ai ternani la realizzazione della clinica collegata allo stadio. La Regione pagherà i danni arrecati sino ad oggi al progetto».
In realtà dice più o meno le stesse cose sparate sul Reel di Instagram, ovvero che siccome la Ternana Calcio, oggi dei Rizzo, non ha versato alla società di scopo Stadium il milione e 987mila euro che Stefano Bandecchi, in qualità di presidente della Ternana Women, aveva anticipato al Club rossoverde a fine luglio per consentire agli allora proprietari, i fratelli D’Alessandro, di onorare le scadenze di fine stagione (stipendi e oneri fiscali), il ramo d’azienda torna a lui. Erano i giorni in cui il sindaco Bandecchi si dava un gran da fare per salvare la Ternana dal fallimento, scovando un acquirente solido: una società leade nell’It, quotata in borsa, che poi rinunciò all’operazione al 90esimo minuto, nonostante avesse già siglato l’Nda (Non-disclosure agreements) e la Loi. Ed erano i giorni in cui il Comune sborsò 44mila euro per il sistema di videosorveglianza necessario a disputare i play off, che i fratelli D’Alessandro non ce la facevano a pagare.
«Il gruppo Villa Claudia aveva un compromesso con la Ternana Women e l’Università Nicolò Cusano», tuona oggi Bandecchi. Un impegno a vendere alla Ternana Women, per 14 milioni da pagare in 10 anni, il ramo sanitario del progetto stadio clinica. E i (quasi) due milioni sono da considerarsi un acconto.
«C’è una data essenziale stabilita dalla famiglia Rizzo – sostiene Bandecchi – il 16 dicembre 2025, davanti a me e altre 6-7 persone tra cui avvocati, commercialisti e notai. Vorrei non si dicessero più falsità, d’ora in poi le denunce saranno dettagliate. Comincio a essere stanco delle frescacce. La Ternana Calcio vende il ramo sanitario alla Ternana Women attraverso un compromesso. La Ternana Women paga 2 milioni e la Ternana Calcio non li versa alla Stadium quindi li usa per cose diverse. Poi la famiglia Rizzo ci chiede di cedere quel ramo al gruppo Villa Claudia e la data indicata dalla famiglia Rizzo non viene rispettata. Quindi la Ternana Women è tornata proprietaria del ramo clinica. Cominceremo a costruire la clinica, visto che la Regione ha rinunciato alla sospensiva, possiamo fare tranquillamente il nostro lavoro».


