AU. PROV.
TERNI – «Una commissione ha stabilito che Collescipoli ha avuto 40 anni di degrado dovuto alla gestione della sinistra e, per una parte, della destra». A sentire Bandecchi se Collescipoli non è stato interito tra i nuovi Borghi più belli d’Italia la colpa sarebbe di quelli di prima. A sentire il sindaco la non ammissione non c’entra con il fatto che la commissione ha trovato il paese oltremodo sporco e pieno di guano di piccioni. Nulla che possa essere addebitato alla sua amministrazione, che guida Terni da giugno 2023. Se la manutenzione del verde lascia a desiderare o se il borgo non è ordinato, insomma, dipende sempre da quei quarant’anni di abbandono. La sua giunta è innocente e pura. E lo ribadisce a reti unificate Instagram (il VIDEO), dopo un comunicato della sua assessora al Turismo che dice esattamente le stesse cose usando, peraltro le stesse parole. Per Bandecchi e Salinetti il video e il comunicato chiuderebbero la polemica politica sulla bocciatura di Collescipoli. Ad accendere la miccia è stato consigliere del Misto, Guido Verdecchia: «Altre sette località brindano – tuona Verdecchia – Terni incassa una bocciatura sonora che certifica il fallimento delle politiche turistiche della giunta Bandecchi». Per Verdecchia è solo colpa è dell’amministrazione a guida Ap. Infatti, poco dopo aver letto la notizia dell’esclusione sui media, deposita una formale richiesta di accesso agli atti per ottenere i verbali della commissione esaminatrice e ogni informazione sulla vicenda. «Quello che si legge sulle testate nazionali è l’atto finale di un disastro annunciato. Oggi abbiamo la certezza dell’esclusione, ma manca ancora la motivazione ufficiale. Temo fortemente che le ragioni di questa vergogna non risiedano nella mancanza di bellezza di Collescipoli, ma nell’incapacità di chi la amministra. Se, come trapelato, la commissione ha bocciato il borgo perché lo ha trovato sporco, trascurato e privo della necessaria manutenzione, ci troveremmo di fronte a un danno enorme e non solo per l’immagine della nostra città».
E ancora: «L’amministrazione aveva promesso il rilancio dei borghi come motore del turismo. Il risultato? Abbiamo perso una vetrina mondiale. Collescipoli è stata lasciata sola. A questo punto chiedo che la mia richiesta di accesso agli atti venga evasa immediatamente. I cittadini devono sapere perché hanno perso questa opportunità. Se i verbali confermeranno l’incuria come causa dell’esclusione, le scuse non basteranno».


