M.Brun.
PERUGIA – Arrivano i primi cedolini dell’Inps, i primi riscontri sulle buste paga e inizia la campagna di inverno contro la stangata delle tasse della Regione Umbria da 184 milioni in più di addizionale.
L’ex senatore Udc, Maurizio Ronconi, ha introdotto in un suo intervento due elementi nuovi:
A) La possibilità di far ritirare la manovra lacrime e sangue decisa dalla Proietti, scaricando sul tavolo della presidente decine di migliaia di firme.
B) La possibilità di “allargare” il campo dell’opposizione politica alla Giunta Proietti a coloro che ritengono iniqua la manovra. In sostanza: non solo il centrodestra (che si sta attrezzando), ma anche gli ambienti del centro e del centrosinistra che sono molto critici sulla scelta tranchant di Proietti, che non trova altro fondamento se non il desiderio di dilatare la spesa pubblica, magari in direzione dei più affezionati elettori del centrosinistra. Un’occasione per aggiungere consensi all’opposizione. E per progettare una coalizione più ampia, oltre il centrodestra tradizionale in vista di una rivincita, a questo punto, non impossibile.
La maggioranza, per parte sua, resta convinta che tra un mese della stangata nessuno parlerà più.
Conta sul cinismo della manovra che salva una parte rilevante della platea dei potenziali elettori e colpisce il ceto medio che non si può difendere e che comunque è abituato a essere “tosato”.
L’effetto recessivo, inevitabile della manovra, si abbatterà sui ceti più deboli della società umbra ma non subito.
Ci sarà il tempo per trovare una qualche spiegazione propagandistica, ragionano.
Coloro che se ne avvantaggeranno saranno alleati importanti ma non decisivi per evidente conflitto di interesse.
I fatti economici però non si governano solo col cinismo, anche se aiuta. E qui potrebbe stare il calcolo miope della maggioranza.
Tanto più che criminalizzare il ceto medio che guadagna da 1500 euro (più la tredicesima) in su al mese, non è più uno sport nazionale di successo, come fino a poco tempo fa.
I malumori del centro sono stati evidenziati dal leader umbro dei renziani, Gnagnarini.
Anche nel Pd ci sono fermenti.
L’area Ruffini è venuta in Umbria senza invitare Proietti.
Le due strategie si affrontano, centrosinistra ortodosso contro centrodestra con la variante Ronconi.
Tra qualche settimana si vedrà chi avrà la meglio.
I contribuenti onesti umbri nel frattempo non hanno alternativa: pagare, come sono abituati a fare.


