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La Cava del Tartufo di Norcia patrimonio dell’Unesco. Il sindaco Nicola Alemanno: «Riconoscimento di valori autentici»

Una legittimazione culturale che rende la ricerca dell’oro nero della terra un’arte da tramandare e proteggere

Foto repertorio, inaugurazione Mostra Mercato 2020
di Luca Ceccotti

NORCIA (Perugia) – C’è grande soddisfazione in quel di Norcia per il riconoscimento della famosa e pregiata Cava del Tartufo Nero come patrimonio dell’Unesco (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization).

«Accogliamo con viva soddisfazione il riconoscimento dal parte dell’Unesco – ha dichiarato Nicola Alemanno, sindaco di Norcia. Un risultato importantissimo per la Cerca e cavatura del Tartufo in Italia, frutto di anni di lavoro per il quale abbiamo contribuito anche come Comune, perorando la “causa” in ogni sede e in ogni occasione possibile».
L’Unesco riconosce dunque la Cava del Tartufo come evento culturale del territorio, motivo di felicità per Alemanno, che aggiunge: «È un riconoscimento per le numerose persone che praticano questa che può considerarsi l’arte della ricerca del Tartufo, fatta di metodologie tramandate da generazioni. Un importante traguardo per il rilancio dei territorio di Norcia della Valnerina (disastrati dal sisma del 2016 e ancora in ricostruzione n.d.r)».
Oltre al tartufo pregiato, da decenni simbolo identitario d’appartenenza e autenticità, nonché di grande qualità gastronomica, ora anche l’arte della sua ricerca riceve una blasonata legittimazione culturale, andando a valorizzare ancora di più storia e tradizione del territorio.

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