TERNI – Non è passata inosservata la scena ai tanti pendolari ternani che ogni mattina si recano in stazione. Ai piedi di un albero, in viale della stazione, è stato trovato senza vita un cucciolo di cinghiale. I cittadini si sono subito chiesti se la dipartita prematura del piccolo sia da ricollegare ai tanti casi di Epatite E riscontrati negli ultimi tempi proprio nei cinghiali.
Quasi un cinghiale su due, il 43% di quelli controllati, è risultato infatti affetto dal virus, con l’allarme lanciato dall’assessore regionale alla Salute Luca Coletto: «La trasmissione può avvenire attraverso il consumo di acqua o di alimenti contaminati tra cui in particolare la carne di cinghiale, che ha assunto negli ultimi anni una sempre maggiore rilevanza in termini di rischio per la salute pubblica, in quanto principale agente causale di epatite virale acuta».



