Summit sanità dalla Tesei, varata la riforma e sbloccate le nomine. Dal Governo attesi 100 milioni (Covid 2022 più rincari bolletta energetica)

SPOTLIGHT DI MARCO BRUNACCI | Accelerazione dopo l’incontro dalla presidente. Indispensabili immediate razionalizzazioni delle spese per evitare che i conti diventino incubo. Attesi i nuovi dg degli ospedali di Perugia e Terni entro metà della settimana prossima (salvo altri intoppi)

di Marco Brunacci

Summit sulla sanità regionale dalla presidente Tesei. Due passaggi fondamentali: intanto si trattava di dare un nuovo impulso alla rivoluzione di giugno, che ha trovato qualche ostacolo in più. E stavolta tutto sembra avviato. Si tratta di lavorare nella direzione di una razionalizzazione dei servizi (in stretta intesa con l’Università), indispensabile per un riequilibrio dei bilanci decisivo per far il futuro. 

I vari interventi di razionalizzazione – che a questo punto partiranno con un cronoprogramma preciso già nei prossimi giorni – non sono però da soli sufficienti in questa fase così delicata.

I conti della sanità in tutte le Regioni sono a rischio. Per questo si è riaperto il fronte col Governo ed è partito il pressing di tutte le forze politiche. Il nodo da sciogliere è quello del ripiano delle spese Covid del 2022. Il Governo si era preso degli impegni, poi tutto è finito in stand by. Adesso la trattativa riparte.

Per dare una misura dell’intervento atteso: l’Umbria deve avere, secondo una stima realistica, almeno 100 milioni di euro, aggiungendo al capitolo Covid anche quello dei rincari dei costi energetici, un altro fronte sul quale il Governo ha promesso soldi alle Regioni.

Se il piano riforme in sanità è stato condiviso e di fatto varato (anche se ci saranno ancora altri step), se insieme ai risparmi si sta pensando a un piano di smaltimento delle liste d’attesa di effettivo impatto, c’è stata anche la decisiva condivisione – da quel che si sa – sulle nomine che devono essere ancora fatte.

Ecco dunque il secondo fronte. Il via libera c’è. Le due Aziende ospedale di Perugia e di Terni avranno il loro direttore generale entro la metà della prossima settimana. 

Nella speranza che non ci siano altri malaugurati intoppi, il neodirettore generale della sanità dell’Umbria, Massimo D’Angelo, ha limato i suoi modelli e potrà iniziare ad applicarli. Sarà necessario vedere i primi risultati in tempi brevi, se non si vuole che i mali di cui soffre oggi la sanità regionale diventino irreversibili.

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